L'ANALISI
25 Settembre 2024 - 05:00
CREMONA - Crescita prossima allo zero e forbice sempre più ampia tra vecchie e nuove generazioni: l’Istituto nazionale di Statistica, nelle pagine del report ‘Il Paese domani’, traccia la linea evolutiva della demografia a Cremona nei prossimi vent’anni. La fotografia della popolazione residente nella città del Torrazzo, secondo le proiezioni degli esperti dell’Istat, rispecchia la «combinazione, tipicamente italiana, dell’aumento della longevità e di una fecondità costantemente bassa», si legge nel commento analitico ai dati. Il risultato? Nel 2043 quasi un cremonese su cinque avrà più di 75 anni. Con evidenti e inevitabili conseguenze sul sistema delle politiche sociali e della sanità.
Sulla scorta delle statistiche sperimentali dell’Istat, basate su un modello previsivo in grado di delineare «il probabile futuro di una popolazione in termini di dimensione totale e di componenti strutturali», Cremona passerà dai 70.845 residenti registrati al 1° gennaio 2023 a 74.826 abitanti in avvio di 2043, con un incremento del 5,6%. La crescita demografica, tuttavia, sarà concentrata esclusivamente nella fascia senior: il numero degli over 65, infatti, schizzerà da 18.932 a 23.369 nell’arco del ventennio, con un’impennata del 23,4%. L’invecchiamento della popolazione viene confermato, con un’evidenza ancor più marcata, dall’evoluzione delle due fasce anagrafiche della quarta età e dei cosiddetti ‘grandi vecchi’: gli ultra 75enni, da qui al 2043, saranno 13.047, cioè il 25% in più rispetto agli attuali 10.433.
Al contrario, sostiene l’Istat, rimarrà sostanzialmente stabile la quota degli under 30: da 18.453 a 18.382 nei prossimi vent’anni. Sulla precisione delle stime elaborati dagli specialisti di analisi demografiche, pesa l’andamento incerto dei futuri flussi migratori. Il dato pressoché sicuro è che non basteranno a controbilanciare il segno negativo della dinamica naturale; tuttavia il preciso inquadramento della dinamica risulta particolarmente complesso per effetto dell’intreccio fra molteplici fattori come «spinte migratorie nei Paesi di origine, attrattività del Paese sul piano economico-occupazionale, instabilità del quadro geopolitico internazionale caratterizzato da crisi belliche e dal potenziale innescamento di periodi di recessione economica alternati a periodi di ripresa», specifica l’Istat. Che, per questo, avvisa; «L’analisi dei risultati a lungo termine deve pertanto corredarsi di grande cautela».
Se la popolazione di Cremona è destinata a invecchiare in misura sensibile, nel quadro di un processo di sostanziale consolidamento demografico, le previsioni sul futuro del Paese «evidenziano tendenze la cui direzione parrebbe irreversibile», si legge nel report. «La popolazione residente — secondo le proiezioni dell’Istat — è in decrescita: da circa 59 milioni al 1° gennaio 2023 a 58,6 milioni nel 2030, a 54,8 milioni nel 2050 fino a 46,1 milioni nel 2080». E ancora: «Il rapporto tra individui in età lavorativa (15-64 anni) e non (0-14 e 65 anni e più) passerà da circa tre a due nel 2023 a circa uno a uno nel 2050». Un altro indicatore eloquente del progressivo invecchiamento.
Che trova conferma nel dato sull’età media, che toccherà i 50,8 anni entro il 2050, con un picco di 51,5 anni nel Mezzogiorno. Inoltre l’Istat prevede che le famiglie tra vent’anni saranno «circa un milione in più, ma saranno più frammentate. Meno coppie con figli, più coppie senza: entro il 2043 meno di una famiglia su quattro sarà composta da una coppia con figli, più di una su cinque non ne avrà». Non solo: «Il 63% dei 25-29enni vivrà con almeno un genitore» e «il numero medio di componenti per famiglia nel 2043 calerà da 2,25 nel 2023 a 2,08 nel 2043». Infine, un dato preoccupante sulle crisi di legame sociale: «Le persone con più di 75 anni destinate a vivere sole tra vent’anni saranno 4,1 milioni, in aumento di 1,2 milioni rispetto al 2023».
Copyright La Provincia di Cremona © 2012 Tutti i diritti riservati
P.Iva 00111740197 - via delle Industrie, 2 - 26100 Cremona
Testata registrata presso il Tribunale di Cremona n. 469 - 23/02/2012
Server Provider: OVH s.r.l. Capo redattore responsabile: Paolo Gualandris