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CREMONA

Rapina da 2 euro a un 16enne, condannato a 2 anni di reclusione

Emessa oggi la sentenza nei confronti del 56enne calabrese residente in città. I fatti risalgono alla notte dell'11 giugno del 2022 in pieno centro storico

Francesca Morandi

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fmorandi@laprovinciacr.it

24 Settembre 2024 - 17:40

Rapina da 2 euro a un 16enne, condannato a 2 anni di reclusione

CREMONA - La rapina da 2 euro a un ragazzino di 16 anni gli è costata 2 anni, 2 mesi e 20 giorni di reclusione. È la sentenza emessa oggi per il calabrese Vincenzo, 56 anni, calabrese di Crotone con precedenti, residente in città. I fatti risalgono all’11 giugno del 2022, nel cuore della notte (intorno alle 3) e in pieno centro storico, corso Mazzini, al distributore automatico di bevande e snack. Il 16enne e il suo amico si fermano al distributore. Prendono dei biscotti e mentre mangiano, si avvicina «un signore».

Ha circa 55-60 anni, magro, un metro e 65 circa di altezza, italiano, tuta da ginnastica, cappellino bianco in testa. Soprattutto, l’uomo impugna un manganello telescopico. Si rivolge al ragazzino e «con la minaccia di colpirmi con il manganello», gli chiede soldi. «Dammi 1 euro». E lui «per paura» glieli dà, perché «lo sconosciuto» fa «volteggiare» il manganello come se volesse colpirlo. Cerca la moneta nel portafogli. Gliene consegna una da 2 euro. Ma «lo sconosciuto» non si accontenta. Pretende altri soldi. Stavolta, gli va male. Il sedicenne si rifiuta e riesce ad allontanarsi a una distanza di sicurezza «affinché non potesse colpirmi con il manganello telescopico». Il ragazzino e l’amico si allontanano, intanto hanno chiamato il 112.

Il pm Francesco Messina


Quella notte arriva la pattuglia della volante. I due ragazzini sono già in corso Matteotti, indicano ai poliziotti quell’uomo più avanti di loro di una decina di metri «con il cappellino bianco». La pattuglia lo raggiunge. Quell’uomo, vedendo l’auto di servizio, cerca di nascondere qualcosa nella vetrina di un negozio. Ai poliziotti il gesto non sfugge, lo fermano, lo identificano. E lo controllano: nella mano destra stringe una moneta da 2 euro.


All’udienza di febbraio scorso, il sedicenne aveva confermato: «Ero impaurito, perché volteggiava il manganello. Pensavo che me lo avrebbe tirato e gli ho dato i 2 euro. Sì, mi sono sentito minacciato». Dopo di lui, l’amico: «Roteava verso di noi il manganello, ha provato a beccarci, ma non ci ha preso». Oggi, il pm, Francesco Messina, ha chiesto ai giudici di condannare il rapinatore a 2 anni e 3 mesi di reclusione, riconoscendo all’imputato l’attenuante della speciale tenuità del fatto.


L’avvocato Andrea Daconto ha ripercorso la testimonianza resa al processo dal sedicenne. «Ha detto ‘Mi ha chiesto 2 euro senza minacciare’. E sul manganello: ‘Mi è sembrato che non volesse farci nulla’. La minaccia era di una intensità tale che non gli ha dato gli altri 2 euro, questo per dire che la minaccia non era forte». Per il difensore dell’imputato, «quanto al manganello, non è neanche chiaro che cosa si intendesse per ‘volteggiare’». e per quanto riguarda «l’intensità del dolo, cioè la volontà di procurarsi un profitto, sempre il testimone ha riferito che neppure lui sapeva cosa stesse facendo il mio assistito». Ed ancora, «c’è stato l’abbandono del proposito criminoso».

Dopo aver incassato il rifiuto alla seconda richiesta di soldi, l’imputato ha desistito. In caso di condanna, il difensore aveva chiesto ai giudici di «riconoscere l’attenuante della speciale tenuità del fatto, come aveva chiesto lo stesso pm». Condanna con attenuante. Entro 60 giorni, il tribunale depositerà la motivazione della sentenza. Il legale ha preannunciato il ricorso in appello.

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