Cerca

Eventi

Tutti gli appuntamenti

Eventi

CREMONA. ISTITUTO STRADIVARI

‘Nave Italia’ fa rotta sull’inclusione

Sedici studenti a bordo del brigantino nel mar Ligure per imparare la forza del gruppo

Nicola Arrigoni

Email:

narrigoni@laprovinciacr.it

21 Settembre 2024 - 05:25

‘Nave Italia’ fa rotta sull’inclusione

CREMONA -  La rotta è precisa e definita: trasformare i materiali di scarto in nuovi manufatti che sappiano tramettere emozioni, registrare sentimenti attraverso i colori. La modalità per raggiungere questo obiettivo è il viaggio in uno spazio delimitato come quello di una nave, che richiede collaborazione, condivisione degli spazi, capacità di organizzarsi e cooperare. Su una nave nessuno può essere materiale di scarto, chi è imbarcato ha un ruolo, è tassello che contribuisce alla vita comune dell’equipaggio. È questo uno dei valori aggiunti dell’esperienza su Nave Italia che alcuni studenti hanno fatto navigando fra i porti di Savona e La Spezia. Il progetto di accoglienza e formazione, ideato dall’istituto Stradivari, s’intitola ‘Mare di carta (Il canto delle Sirene)’. Hanno partecipato al progetto sedici studenti dell’istituto degli indirizzi di moda, arredo, liceo musicale e liceo artistico, accompagnati dai docenti Michele Bozzetti, Mirta Salvoldi, Valentina Pareti, Elena Spadari. Comandante del brigantino, il capitano di fregata Andrea Dalmazzone.

sa

«Mare di carta concentra sulla produzione di opere visive realizzate assemblando materiale di scarto della Scuola Internazionale di Liuteria: tavole armoniche, manici di violino, teste scolpite o abbozzate, fasce. Questi oggetti, colorati dalle emozioni che i partecipanti stanno provando durante la navigazione, saranno assemblati e rivitalizzati dalla creatività dei ragazzi, ognuno secondo le proprie competenze e la propria sensibilità — spiega Bozzetti —. Lo ‘scarto’, simbolicamente, viene rivitalizzato e ritrova una nuova ‘anima’ in grado di farlo vibrare sul piano estetico ed emotivo. Ogni opera sarà dedicata a una figura femminile che le ragazze, la maggior parte del gruppo, individuano tra i loro riferimenti culturali e il loro vissuto. Il progetto ha come obiettivi la prevenzione e il contrasto alla dispersione scolastica e la promozione della parità di genere, al fine di promuovere un modello di empowerment personale e collettivo per sviluppare competenze relazionali attraverso l’arte e in particolare con i linguaggi non verbali, in un ottica inclusiva».

Tutto questo accade a bordo, in concomitanza con le regole che devono essere seguite su Nave Italia. «Il cattivo tempo dei primi giorni ha messo tutti a dura prova, ci si è dovuti non solo abituare alle regole della vita di mare, ma anche far fronte al mal di mare — prosegue —. Bisogna lavare i piatti, pulire i bagni, tenere in ordine gli spazi che necessariamente sono ridotti a bordo di una nave. Si tratta di un’esperienza non sempre facile, a cui i ragazzi si sono abituati pian piano. Non si è trattato di una crociera, ma di un viaggio che porta i ragazzi a riflettere sul significato della collaborazione e del rispetto delle regole. L’attività di recupero e valorizzazione creativa dei materiali di scarto è complementare e pone i ragazzi nella condizione di riflettere sull’idea di recupero di ciò che buttiamo via e di conseguenza di immaginare che nessuno di noi può considerarsi o debba essere considerato materiale di scarto. E spesso i ragazzi si sentono materiale di scarto. L’esperienza in nave e l’attività artistico/espressiva puntano a veicolare il messaggio che nessuno si deve sentire uno scarto e lo si fa agendo e facendo, maturando esperienza».

uy

Tutto ciò è stato possibile su Nave Italia, grazie alla sinergia con Fondazione Tender To Nave Italia ETS, ente senza scopo di lucro fondato nel 2007, promuove numerosi progetti di solidarietà a favore di associazioni no profit, Onlus, scuole, ospedali, servizi sociali, aziende pubbliche o private. Mission della fondazione è combattere ogni forma di pregiudizio sulle disabilità e sul disagio sociale, abbattendo il muro dell’indifferenza e ponendosi al fianco di persone fragili che, a causa di quel pregiudizio, rischiano di finire ai margini della comunità.

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su La Provincia

Caratteri rimanenti: 400