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RIPALTA CREMASCA

Per i 60 anni attraversa a nuoto lo stretto di Messina

Dopo i viaggi in bicicletta attraverso gli Stati Uniti e l’Australia, Laura Rossi si ‘regala’ l’impresa in mare

Dario Dolci

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redazione@laprovinciacr.it

21 Settembre 2024 - 05:10

Per i 60 anni attraversa a nuoto lo stretto di Messina

La nuotatrice ripaltese premiata dagli organizzatori

RIPALTA CREMASCA - Attraversare lo Stretto di Messina a nuoto a 60 anni. L’impresa, non da tutti, è stata compiuta da Laura Rossi, che nella vita di tutti i giorni si occupa di editoria musicale internazionale. Laureata in lingue e in traduzione interculturale, dal 1988 opera in questo settore. All’inizio, per la Casa Ricordi a Milano e poi per il gruppo Bertelsmann e successivamente è stata chiamata dalla storica casa editoriale tedesca Schott Music per ricoprire il ruolo di representative per Italia, Spagna e Portogallo, dove tuttora opera.

Professione a parte, Laura ha sempre avuto l’amore per lo sport nel sangue. «A 60 anni — racconta — ho voluto regalarmi la seconda laurea in traduzione interculturale e in aggiunta anche la traversata dello Stretto. L’ho fatto per dimostrare che se si vuole si può, anche a un’età come la mia». Classe 1964, Laura culla da sempre la passione per il nuoto.

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«Una volta c’erano pochissime piscine e a nuotare si andava al mare. Negli ultimi anni ho iniziato a nuotare in mare aperto e per prepararmi alla traversata dello Stretto ho partecipato ad alcune gare in Liguria. Devo ringraziare l’allenatore Eric Ghidoni, della piscina di Soncino, per i preziosi consigli che mi ha dispensato e per come mi ha aiutato a prepararmi a questo sforzo». La nuotata da Scilla a Cariddi, da Reggio Calabria a Messina, è avvenuta come sempre sotto la regia di un’organizzazione, che assiste chi intenda cimentarsi in questa impresa sportiva.

«Non è una cosa che si può fare da soli, perché è molto pericolosa. Eravamo in diciotto alla partenza, dagli atleti sedicenni fino ai sessantenni come me. Io era la più anziana del gruppo, in questa occasione. La distanza da una riva all’altra è di 3,8 chilometri, ma io ne ho nuotati 4,4 a causa delle correnti che ti spostano continuamente. La maggiore difficoltà dello Stretto sono proprio le correnti che occorre affrontare». Lo sforzo fisico e mentale che Laura ha dovuto compiere è stato tutt’altro che indifferente: «Ci vuole tanto allenamento — spiega la nuotatrice ripaltese — e soprattutto devi avere la testa giusta per farlo. Lo Stretto non è un mare normale, ci sono correnti forti da affrontare ed è molto impegnativo».

La 60enne non è nuova a imprese estreme. Dieci anni fa ha attraversato in bicicletta l’Australia, ma aveva già fatto altrettanto con gli Stati Uniti, da una costa all’altra, sempre sulle due ruote. Di cullarsi sugli allori, comunque, non se ne parla. «Ho già in mente la prossima sfida che voglio affrontare, che è la traversata del lago Balaton, in Ungheria». Intanto i complimenti per questo risultato sportivo sono venuti dal sindaco Aries Bonazza, sempre attento alle performance dei compaesani: «C’è solo da battere le mani e da togliersi il cappello di fronte a imprese di questo genere. Attraversare lo Stretto di Messina è parecchio impegnativo per chiunque; figurarsi a 60 anni. Ci vogliono coraggio, preparazione e temperamento. Tre doti che dovrebbero essere prese a esempio da chiunque».

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