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LA STORIA

Un cuore ‘nuovo’ per tre bambine

Ariella, Mary e Jernita tornano in Uganda dopo l’operazione al Gaslini finanziata da Pobic

Pierluigi Cremona

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pierluigi.cremona@virgilio.it

19 Settembre 2024 - 12:25

 Un cuore ‘nuovo’ per tre bambine

BOZZOLO - Sono tornate nel loro villaggio in Uganda e devono salvare la loro vita al progetto Cuore aperto dell’associazione Pobic di Bozzolo, le bambine operate all’ospedale Gaslini di Genova nelle scorse settimane. Dopo un periodo di convalescenza nell’appartamento dell’associazione in paese, assieme alle loro mamme possono guardare con più serenità al loro futuro.

A spiegare quale era la situazione è il presidente di Pobic, Paolo Novellini. «Ariella è nata il 7 ottobre 2023, è stata seguita presso l’Uganda Heart Institute fin da dopo la sua nascita. Mary è nata il 21 novembre 2015 ed è stata ricoverata all’Uganda Heart Institute per un difetto cardiaco congenito. Nella sua vita ha passato più tempo in ospedale che con la sua famiglia. Jernita, invece, ha da poco compiuto un anno e la sua condizione di salute aveva evidenziato una cardiopatia congenita complessa. I medici dell’ospedale locale hanno così deciso di affidare alle cure dei colleghi italiani questi tre casi, particolarmente delicati». Ogni situazione sanitaria era particolarmente complessa ed è stata affrontata nel meglio dei modi dai sanitari dell’ospedale ligure, uno dei centri principali a livello nazionale per la cura delle malattie in età infantile.

Dopo gli ultimi controlli c’è stato il via libera al ritorno a casa. Se da una parte c’è la soddisfazione per avere salvato tre vite, dall’altra c’è la consapevolezza che i bambini desiderosi di cure sono ancora tanti. «La lista che ci ha fornito l’Uganda Heart Institute supera i 50 bambini, ovviamente il nostro sforzo è provare a portarne in Italia quanti più possibili grazie al progetto Open heart», prosegue Novellini. Per Festus Adedayo, referente dell’associazione per le attività in Africa nei paesi di lingua anglofona, «Bozzolo è un paese piccolo, ma non ci sono confini quando si tratta di salvare dei bambini».

Il progetto Cuore aperto attivo tra Pobic e il Gaslini ha permesso, nel corso degli anni, di salvare più di 80 bambini provenienti dalla Nigeria e dall’Uganda. La struttura sanitaria si occupa di finanziare gli interventi ospedalieri mentre l’associazione si occupa del trasporto e dell’alloggio in Italia.

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