L'ANALISI
16 Settembre 2024 - 05:05
L’ingresso del cimitero di Santa Maria, bisognoso di cure da oltre un anno a causa dei danni provocati dalla grandine
CREMA - Il piano è pronto, cercando, se sarà possibile, di sfruttare le opportunità dei finanziamenti legati alle comunità energetiche, per reperire i 170mila euro necessari a rimettere in sesto il tetto del cimitero del quartiere di Santa Maria. Da oltre un anno è bisognoso di cure, da quando cioè venne martoriato dalla grandine. Potrebbe poi diventare uno degli edifici comunali adatti a ospitare i pannelli fotovoltaici nell’ambito della nascente comunità energetica cittadina. Fa il punto l’assessore esterno ai Lavori pubblici Giorgio Pagliari.
«Ampliato nei primi anni Duemila, ha risentito in modo significativo degli eventi atmosferici avversi – conferma l’esponente della giunta Bergamaschi –: le infiltrazioni dal tetto, un problema già noto, si sono intensificate e diffuse. Le ispezioni hanno evidenziato danni estesi alle guaine impermeabilizzanti e alle lastre in fibrocemento, con riparazioni che, fino ad ora, si sono dimostrate solo parzialmente efficaci. Un’altra problematica rilevata riguarda il ristagno d’acqua nei loculi a sud, causato dall’assenza di sporti di gronda e da un’inclinazione insufficiente per permettere il deflusso dell’acqua. Purtroppo, le caratteristiche strutturali non consentono un intervento risolutivo senza una riprogettazione sostanziale».
Dovendo insomma partire da zero, la spesa sale e i metri quadrati di tetto da sistemare sono ben 1.700. «La copertura del cimitero ha subito gravi danni a causa della grandine, e un progetto per il rifacimento completo è attualmente in fase di pianificazione, con una stima economica che si aggira intorno ai 170mila euro – prosegue Pagliari –: questo investimento sarà fondamentale per garantire la sicurezza e la conservazione del sito nel lungo termine. Al momento non è possibile effettuare altro se non verifiche o interventi localizzati per arginare particolari infiltrazioni». In base alle ultime verifiche degli uffici, vanno meglio le cose negli altri due cimiteri dei quartieri, San Bernardino e San Bartolomeo.
«Quest’ultimo aveva subito anch’esso danni per la tempesta del luglio 2023 – conclude l’assessore –: si erano verificate infiltrazioni nella cappella centrale, causate da tegole rotte e canali di gronda ostruiti. L’intervento tempestivo ha permesso di risolvere il problema con la sostituzione dei coppi danneggiati e la pulizia dei canali, garantendo una protezione efficace contro ulteriori infiltrazioni. Per quanto riguarda San Bernardino, erano state riscontrate infiltrazioni in alcune cappelle familiari situate nell’ala ovest, dovute a lastre in fibrocemento bucate dalla grandine. Anche in questo caso, le riparazioni effettuate nei mesi scorsi hanno risolto il problema. Ci è stato altresì segnalato che i canali di gronda nella parte ovest della cappella centrale sono fortemente danneggiati dalla ruggine e ostruiti dagli aghi di pino. Abbiamo programmato un intervento nei prossimi giorni che permetterà la sostituzione completa dei canali di scolo e dei tubi pluviali, garantendo una soluzione duratura».
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