L'ANALISI
14 Settembre 2024 - 05:15
RIVOLTA D'ADDA - Si sblocca dopo due anni la vicenda della nuova scuola materna di via Galilei. A oggi è scheletro abbandonato, dopo che la direzione lavori aveva rescisso il contratto per inadempienze della ditta costruttrice, in ritardo di quasi un anno nel procedere. Dal ministero è arrivata la prima tranche di fondi, pari a 700mila euro, necessari per ripartire. Nelle prossime settimane verrà incaricato un tecnico per la nuova progettazione.
Indicativamente, la gara d’appalto potrebbe essere indetta con l’inizio dell’anno. «Credo che per il settembre 2026 la scuola sarà pronta», ha confermato ieri il sindaco Giovanni Sgroi, nella conferenza stampa in municipio che ha ufficializzato la svolta. Al suo fianco il senatore di FdI Renato Ancorotti, il vicesindaco Marianna Patrini, l’assessore Valentina Bagnolo e l’assessore esterno al Bilancio Vincenzo Poma, con il tecnico comunale Domenico Angelo Citto.
«Tutti conosciamo la difficile vertenza di quest’opera voluta dalla precedente amministrazione e sulla cui collocazione, in via Galilei, dietro alla primaria, abbattendo trenta tigli sani, non siamo mai stati d’accordo», ha esordito Sgroi. «Il primo finanziamento, senza però certezza dei tempi dell’arrivo dei soldi, risale al 2019 — ha proseguito —: era pari a 3,4 milioni di euro, poi rimodulato a 2,8. La precedente amministrazione aveva fatto comunque partire il cantiere con un esborso di 1,4 milioni di euro e andare avanti significava spenderne altri 3, che a bilancio non c’erano, con conseguente rischio default». Poi lo stop per i ritardi dell’impresa costruttrice. «Dopo anni di incertezze siamo riusciti ad avere un riferimento ministeriale grazie all’impegno del senatore Ancorotti. Qualche giorno fa sono arrivati i primi 700mila euro di stanziamento e la conferma del resto della cifra».
Patrini ha aggiunto: «Dovremo anche capire che tipo di istituzione scolastica ospitare nella nuova struttura. Ricordo che abbiamo già una scuola materna paritaria in paese. Sicuramente nell’edificio troverà spazio una nuova mensa scolastica». L’ipotesi è che l’asilo della Fondazione possa essere collocato nella nuova struttura, una volta completata. «Di certo due scuole dell’infanzia Rivolta non se le può permettere — ha sentenziato il sindaco —: la scelta del centrosinistra di costruirne una seconda era stata elettorale ma devastando la comunità dal punto di vista dell’equilibrio sociale».
A oggi sono 150 i bambini ospitati dalla Fondazione. Il nuovo asilo sarà più o meno equivalente come capienza. Il Comune ha fondi accantonati per l’opera e altri due milioni di euro li garantirà Roma. Bisognerà ora attendere il nuovo progetto per capire l’esatta entità della spesa. «Nel caso restasse in cassa parte della somma accantonata, pari a circa tre milioni, potrebbe tornare utile per altre opere pubbliche», ha concluso Sgroi.
Soddisfatto Ancorotti: «Il lavoro svolto insieme all’amministrazione dimostra che, quando le istituzioni collaborano, è possibile superare le difficoltà e garantire soluzioni concrete — ha sottolineato —: uno degli obiettivi del governo di Giorgia Meloni è la tutela delle famiglie. Continuerò a lavorare affinché i progetti come quello della nuova materna di Rivolta trovino le risorse necessarie per essere portati a termine. Il mio sostegno e la mia attenzione non verranno mai a meno e questo progetto ne è la prova concreta».
Copyright La Provincia di Cremona © 2012 Tutti i diritti riservati
P.Iva 00111740197 - via delle Industrie, 2 - 26100 Cremona
Testata registrata presso il Tribunale di Cremona n. 469 - 23/02/2012
Server Provider: OVH s.r.l. Capo redattore responsabile: Paolo Gualandris