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OFFANENGO

Panchina rossa fatta a pezzi nella piazza

Atto vandalico mirato al simbolo della lotta contro la violenza di genere

Stefano Sagrestano

Email:

stefano.sagrestano@gmail.com

11 Settembre 2024 - 20:22

Panchina rossa fatta a pezzi nella piazza

OFFANENGO - Non ci hanno pensato due volte, prendendo di mira proprio la panchina: quella dipinta di rosso, simbolo della lotta alla violenza sulle donne.

Un gesto che ha indignato, ancor più grave proprio per la scelta deliberata di colpire una seduta in particolare. Le altre, che si trovano a pochi metri di distanza, non sono state infatti toccate. Sul fatto che si sia trattato di un vandalismo non ci sono dubbi. Nei giorni scorsi la panchina rossa di piazza Senatore Patrini è stata rotta in più punti. Ad agire, come si vede chiaramente dalle immagini registrate dall’impianto comunale di videosorveglianza, sono stati alcuni giovani.

I filmati sono stati consegnati alle forze dell’ordine dagli amministratori comunali. L’auspicio è di riuscire a dare un nome agli autori, così da metterli davanti alle loro responsabilità. Seguono la vicenda il sindaco Gianni Rossoni e il vicesindaco Daniel Bressan. «Un fatto grave – sottolinea il primo – contiamo sul lavoro delle forze dell’ordine». «A tarda notte un gruppo di ragazzi ha rotto la panchina — aggiunge Bressan —: le telecamere hanno ripreso tutto».

Decine gli offanenghesi che, passando in piazza, si sono fermati indignati davanti alla panchina distrutta. Sedute come questa sono presenti in tutti i paesi del territorio cremasco. Sono state posizionate negli ultimi anni — sia installandone di nuove, sia colorando di rosso una di quelle esistenti — a simboleggiare l’impegno comune nel dire basta alla violenza di genere. Un fenomeno che, purtroppo, è in continuo aumento nel Cremasco, come dimostrano gli ultimi dati forniti, nei giorni scorsi, dall’associazione Donne contro la violenza. Non è stata un’estate facile: le richieste di aiuto da parte di donne maltrattante sono aumentate rispetto al 2023 è hanno già superato quota 80 casi, tra nuove vittime e chi era già seguito l’anno scorso dalle volontarie.

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