L'ANALISI
09 Settembre 2024 - 05:15
CREMONA - I tronchi, rilasciati sabato dalla diga di Isola Serafini, sono passati tutti con destinazione boschine o Delta del Po, e ieri a risolvere il quesito ‘si può navigare o meno’ è stata la pioggia, tanto sul fiume si sarebbe potuto navigare solo con l'Arca di Noè. Ma oltre alle battute resta la considerazione che gli operatori fluviali a valle della diga di Isola Serafini, canottieri, motonautiche, attracchi pubblici e privati, l'hanno scampata bella se si considerano le proporzioni del grande ‘iceberg’ di legna e detriti venuto a valle: poco dopo foce Adda la massa era lunga 390 metri e larga quasi 80, cifre rilevate dai volontari del Nibbio di Spinadesco, che per primi si sono accorti di quello che stava succedendo. Fortunatamente l’allarme è arrivato in tempo e sono state messe al sicuro imbarcazioni, zattere e attrezzature varie.
La grande massa è passata, resta solo un considerevole accumulo di legna, detriti e altri materiali, sotto il primo pilone del ponte sul Po; uno spettacolo consueto in caso di piena e di rilascio di materiali, a pochi metri dagli attracchi della Baldesio, ma che si spera non rimanga ancora lì per molto. Ieri alle canottieri gli addetti hanno tenuto il fiume sotto controllo, ma è passato solo qualche tronco, nonostante il livello del fiume sia calato di quasi un metro rispetto al giorno prima, passando a tre metri e 89 sotto lo zero idrometrico. Ora si attende che i detriti da sotto il ponte siano rimossi.
Copyright La Provincia di Cremona © 2012 Tutti i diritti riservati
P.Iva 00111740197 - via delle Industrie, 2 - 26100 Cremona
Testata registrata presso il Tribunale di Cremona n. 469 - 23/02/2012
Server Provider: OVH s.r.l. Capo redattore responsabile: Paolo Gualandris