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Dimissioni di Paolo Marcenaro: Quartiere Centro in crisi

Il presidente si è dimesso per la mancanza di risposte dall'amministrazione comunale e difficoltà di dialogo con i residenti. Dispiaciuta la vicesindaco Romagnoli: "Ritengo però che un comitato non debba limitarsi alla segnalazione delle criticità, ma debba agire in maniera propositiva"

La Provincia Redazione

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08 Settembre 2024 - 11:54

Dimissioni di Paolo Marcenaro: Un Quartiere Centro in Crisi

Paolo Marcenaro

CREMONA - Il centro di una grande città è spesso il cuore pulsante della vita urbana, ma può anche diventare un luogo di tensioni e disillusioni. È il caso del Quartiere Centro, dove Paolo Marcenaro, presidente in carica da due mandati, ha rassegnato le dimissioni. Una decisione che arriva dopo anni di richieste inascoltate e problematiche irrisolte.

LE RAGIONI DELLE DIMISSIONI

paolo

Marcenaro ha motivato la sua scelta con una serie di fattori che hanno reso insostenibile la sua permanenza alla guida del quartiere. "Delle tante richieste fatte negli anni all’amministrazione comunale, quasi nulla è stato realizzato", ha dichiarato. Episodi di violenza, degrado dei giardini pubblici e interventi mancati hanno aggravato la situazione. La difficoltà di rapportarsi con i residenti e un crescente disinteresse generale hanno ulteriormente complicato il suo mandato.

UN QUARTIERE SENZA SPAZI AGGREGATIVI

Un problema chiave per il Quartiere Centro è la mancanza di spazi aggregativi. A differenza delle periferie, che possono contare su oratori e centri comunitari, il Quartiere Centro non dispone di una sede adeguata per favorire l'incontro e il dialogo tra i cittadini. Questo ha limitato la possibilità di creare una vera comunità partecipativa.

LA CRISI ISTITUZIONALE DEL QUARTIERE

Le dimissioni di Marcenaro sono state annunciate due giorni prima di una riunione tra tutti i presidenti di quartiere, convocata dalla vice sindaco Romagnoli. La vice sindaco ha già dichiarato l'intenzione di rivedere l'istituto dei quartieri, segno che il malessere è diffuso. Marcenaro ha proposto che il consiglio direttivo venga reintegrato con tre membri tra i non eletti alle ultime elezioni, una mossa che mira a rinnovare e risolvere le criticità.

IL FUTURO DEL QUARTIERE CENTRO

Le dimissioni di Marcenaro aprono una fase di incertezza per il Quartiere Centro. La mancanza di spazi aggregativi e la difficoltà di dialogo con i residenti richiedono soluzioni strutturali e un impegno concreto dall’amministrazione comunale. La riunione della vice sindaco potrebbe rappresentare l'occasione per avviare una riforma che affronti le problematiche specifiche del quartiere.

PARTECIPAZIONE CITTADINA: UNA SFIDA APERTA

La vicenda di Paolo Marcenaro solleva interrogativi più ampi sulla gestione dei quartieri nelle grandi città. Come si può garantire una maggiore partecipazione dei cittadini? Quali strumenti possono favorire dialogo e coesione sociale? Questi sono quesiti urgenti a cui le istituzioni devono rispondere in modo efficace.

UN APPELLO ALLA PARTECIPAZIONE ATTIVA

La partecipazione attiva dei cittadini è fondamentale per costruire comunità coese e resilienti. Tuttavia, è essenziale che le istituzioni ascoltino e rispondano alle esigenze della popolazione, affinché si possano creare città più inclusive e partecipative, dove ogni cittadino si senta parte integrante della comunità.

LA VICESINDACO FRANCESCA ROMAGNOLI

romagnoli

"Mi spiace che Paolo Marcenaro abbia dato le dimissioni - afferma la vicesindaco Francesca Romagnoli -. Me lo aveva annunciato nel corso di una conversazione telefonica. Come ho detto al comitato durante l’incontro il quartiere centro è troppo grande conta oltre 13.000 abitanti e non è possibile riuscire ad essere presenti in ogni luogo. È inoltre un quartiere che spesso si trova a fare i conti con eventi molto partecipati, le cui modalità entrano in contrasto con le esigenze di alcuni residenti. Si tratta anche di un comitato di quartiere che, attraverso la voce del presidente, ha sempre posto solo questioni legate al decoro urbano e alla sicurezza. Ritengo che un comitato di quartiere non debba limitarsi alla segnalazione delle criticità, ma debba agire in maniera propositiva. Limitarsi a segnalare le criticità dà una valenza negativa al ruolo del comitato stesso, che deve farsi portavoce delle richieste dei cittadini, anche di quelle che implicano la realizzazione di momenti di impegno civico e di socialità. Il tema della partecipazione è un tema importante, laddove il quartiere costruisce, insieme ad altre realtà già presenti nel territorio, occasioni per i propri residenti, questi ultimi si ingaggiano molto più frequentemente. Il creare valore positivo ha una valenza nettamente generativa nel creare altro valore, e nel dare corpo a quel senso di comunità che a volte manca".

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