L'ANALISI
06 Settembre 2024 - 22:58
ISOLA DOVARESE - Con la benedizione dei gonfaloni e delle contrade sul sagrato della chiesa da parte del parroco don Antonio Loda Ghida e la consegna delle chiavi al priore da parte del vicesindaco Tiziana Gamba - affiancata dal consigliere comunale Giovanni Scaglia - in piazza Matteotti, si è aperto questa sera il Palio di Isola Dovarese numero 57. Chi succederà alla contrada de Le Gerre vincitrice nel 2023? Sarà la Contrada San Giuseppe? Oppure Porta Tenca? O San Bernardino? Oppure sarà ancora Le Gerre ad imporsi?
La prima parte della serata è iniziata con l'apertura dei mercati e delle taverne del Viandante, de li Sette peccati, dell'Aquila d'Oro e de la Tinca, immediatamente prese d'assalto dai visitatori catapultati in un'atmosfera magica e passata.
Il pubblico presente in piazza è stato subito catturato dallo spettacolo ‘Odissea de hominis itinere’, che narra del viaggio di Ulisse verso Itaca, per la regia di Gianni Micheli e con l’ideazione artistica di Emanuele Tira. La partenza dello spettacolo è stata dedicata ad una delle scene più iconografiche dell’aspra e sanguinosa battaglia della guerra di Troia, dove viene presentato l’eroe che espugnato il regno di Priamo, desidera tornare nell’amata Itaca. A trionfare è stato il fuoco, come elemento primordiale. Un viaggio tra gloria e distruzione, dove il coraggio degli eroi e la caduta di una grande città sono stati raccontati con la forza, che ha illuminato e conquistato gli occhi dei presenti.
Gli applausi del pubblico sono stati indirizzati anche alla ricostruzione delle danze affidata a Simona Pasquali, alla ricostruzione musicale dell’Anonima Frottolisti e a coloro che materialmente hanno realizzato lo spettacolo: Tripudiantes Dovarensis, i musici e gli sbandieratori di Dovara, compagnia teatrale all’Improvvista e i rappresentanti delle contrade.
Oggi è stata la prima di tre giornate intense che metteranno alla prova i volontari e i contradaioli. Sulle tavole imbandite per l’occasione si possono gustare i piatti tramandati negli scritti dei cuochi del Rinascimento. Un’esperienza davvero imperdibile: da provare almeno una volta nella vita i civieri di selvaggina, il pesce fritto o in carpione, le zuppe e tanto altro ancora proposto sulle tavole imbandite delle taverne.
Un Palio che tra novità e tradizione propone sempre un suggestivo viaggio in un centro rinascimentale dei tempi dei Gonzaga, con la paglia sulle strade, il fuoco delle fiaccole e il calore delle locande. Brindisi con il vino speziato e fruttato, canti popolari, spettacoli pirotecnici, mercanti, armaioli, nobili e mendicanti.
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