L'ANALISI
06 Settembre 2024 - 17:09
Il direttore Maddalena Leone
CREMA - Il servizio di urgenza pediatrica dell’ospedale affidato a una cooperativa esterna sino a fine anno, per garantire la copertura dei turni notturni da 12 ore, ma anche di quelli festivi. L’Asst ha assegnato alla Pediacoop di Domodossola parte della gestione del punto di primo soccorso per i più giovani, attivo 24 ore su 24 a fianco del reparto di degenza. Ossia lo spazio al primo piano del monoblocco e completamente riqualificato un paio di anni fa. Una situazione, quella della carenza di pediatri, che si protrae ormai da lungo tempo e costringe l’ospedale a rivolgersi agli esterni. Il contratto copre 110 giorni, con un fabbisogno stimato di 1.248 ore di copertura del servizio, una media di 11,3 al giorno. Il costo a carico del sistema sanitario regionale sarà di 149.760 euro. I pediatri forniti dalla cooperativa saranno ovviamente diretti dal primario Maddalena Leone.
CARENZA DI PEDIATRI E SOLUZIONI ATTIVATE
In merito al perdurare di questo stato di cose, c’è ben poco da fare. Sembrano davvero non esserci soluzioni. La direzione generale emana costantemente bandi per la ricerca di medici, ma i candidati sono pochi rispetto al fabbisogno, non solo per la Pediatria. In passato servizi esterni sono stati appaltati per altri reparti, ad esempio la ginecologia e ostetricia. E al momento mancano all’appello il 65% degli psichiatri, che sarebbero la dotazione organica ottimale per l’Asst. A livello numerico, dai 10 che servirebbero nel giro di qualche settimana ne rimarranno in servizio tre più un part time. Una vera emergenza che, come ha sottolineato nella sua relazione Virginio Salvi, il direttore del dipartimento di Salute mentale, comporta l’impossibilità di ricorrere «ai dirigenti psichiatri dell’Asst per la copertura del servizio di urgenza, ad eccezione dei turni feriali diurni».
GESTIONE DEL SERVIZIO DI URGENZA PSICHIATRICA
Rilevata questa criticità la direzione generale ha adottato le contromisure. La normativa regionale consente infatti di affidare a terzi, per un periodo non superiore a 12 mesi, i servizi medici in caso di necessità e urgenza. Ogni Azienda lo può fare una volta sola, senza possibilità di proroga, a seguito di una accertata impossibilità di utilizzare personale già in servizio, come nel caso di Psichiatria. Il direttore generale Alessandro Cominelli ha dunque previsto di affidare il servizio per le urgenze nelle ore notturne e nei giorni prefestivi e festivi. La procedura negoziata, alla quale possono partecipare realtà specializzate e interessate a prendersi in carico questo servizio, è stata aperta in questi giorni. Il periodo da coprire arriva a fine dicembre, con una spesa di 215.468 euro.
CONCORSO PER INFERMIERI: RISPOSTE E NUOVE ASSUNZIONI
La carenza di medici non è purtroppo l’unico problema legato al reperimento di personale a cui deve far fronte l’Azienda. Mancano anche gli infermieri. Di recente l’Asst, per colmare almeno in parte il vuoto, è corsa ai ripari bandendo un concorso per dieci posti a tempo indeterminato. Alla chiamata hanno risposto 36 candidati — il più giovane del 2002, il più esperto del 1965 — tutti ammessi: un numero che offre garanzie sull’effettiva copertura dei posti. Le nuove assunzioni non potranno certo bastare, ma è almeno un inizio.
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