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Bebè morta: "Percorso di cura scrupoloso e condiviso"

L'Asst risponde all'avvocato della famiglia che si oppone all'archiviazione

Francesca Morandi

Email:

fmorandi@laprovinciacr.it

05 Settembre 2024 - 20:16

Bebè morta: "Percorso di cura scrupoloso e condiviso"

CREMONA - La «consapevolezza che la scomparsa di una bimba di un mese di vita rappresenta un dramma emotivamente impossibile da accettare: possiamo solo immaginare il dolore dei famigliari ai quali va il nostro pensiero di vicinanza». Ma, anche, «l’urgenza e il dovere di alcune precisazioni in merito a quanto riferito dall’avvocato». Così l’Asst sul caso della neonata morta: il pm ha chiesto l’archiviazione dell’indagine contro ignoti, la famiglia, assistita dall’avvocato Anila Halili, si opporrà.

«La causa di morte - precisa l’Asst — è nota alla famiglia dal momento in cui la documentazione del riscontro diagnostico è stata trasmessa all’avvocato stesso in data 9 maggio 2024. Durante gli accessi e il ricovero in ospedale è stata prima ipotizzata e poi confermata una diagnosi precisa, certa e inequivocabile. Il percorso di cura è stato scrupoloso e condiviso con i genitori dal momento dell’arrivo in pronto soccorso. Nel rispetto della loro legittima preoccupazione, sono stati accolti con empatia e informati con chiarezza, passo dopo passo. Dalla documentazione sanitaria emerge una presa in carico globale e scrupolosa attraverso il trattamento corretto della patologia che affliggeva la piccola, nel rispetto delle linee guida e delle buone pratiche, senza alcuna sottovalutazione».

Infine, «le evidenze sottolineate dall’avvocato non trovano riscontro nella realtà oggettiva e documentale dei fatti. Desideriamo ricordare che la morte di un paziente è una forma di lutto anche per i sanitari che se ne prendono cura, in particolare quando si tratta di una lattante».

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