Cerca

Eventi

Tutti gli appuntamenti

Eventi

CREMA. ARTE

Gli Scheletri cremaschi ‘infestano’ la Torre di Londra

I 14 quadri custoditi al museo civico al centro di un convegno sulla storia dalla moda nella capitale britannica

Dario Dolci

Email:

redazione@laprovinciacr.it

04 Settembre 2024 - 05:05

Gli Scheletri cremaschi ‘infestano’ la Torre di Londra

CREMA - Gli Scheletri della collezione del museo civico ‘infesteranno’ la Torre di Londra. I quattordici quadri di Scheletri a grandezza naturale, raffiguranti uomini e donne del passato di tutti gli strati sociali, saranno oggetto della relazione che verrà tenuta dal docente del Politecnico di Milano, Federico Pecchenini, nell’ambito del convegno dal titolo ‘Storia della moda e del costume nei secoli’, che si terrà il 7 e 8 ottobre nella capitale del Regno Unito.

Sono raffigurati il povero, il mercante, il dottore, l’artigiano, il cavaliere, la dama, il patrizio, il Doge, il re, l’imperatore, il sacerdote, il vescovo, il cardinale e il Papa, tutti con abiti dell’epoca, vestiti in maniera diversa ma uguali davanti alla morte.

Questi curiosi soggetti sono stati dipinti nella prima metà del Settecento da autore anonimo e venivano appesi nella chiesa di San Bernardino dei frati minori osservanti, collocata entro le mura, in particolari predicazioni che anticipavano la Quaresima. I quadri, appesi alle lesene della navata della chiesa, servivano per la celebrazione del triduo dei defunti, che si teneva appunto nella chiesa di San Bernardino tre giorni prima di Carnevale, in una data che coincideva con l’attuale festa dei morti.

«Servivano per ricordare i defunti – spiega Matteo Facchi, presidente della Società storica cremasca — ed erano abbigliati in modo da ricordare le varie categorie, professioni e classi sociali. Si trattava di un’usanza particolare dell’ordine dei Francescani, una liturgia che veniva svolta solo a Crema, Bergamo e Brescia». Facchi sarà presente a Londra in occasione del convegno.

«I quadri che rappresentano gli scheletri sono interessanti perché il soggetto è molto raro. Erano stati realizzati per essere esposti soltanto una volta all’anno. Negli anni Sessanta del secolo scorso, quando è stato istituito il museo civico, sono stati dati in deposito e si trovano nella Galleria delle tele macabre, ma la proprietà è ancora della chiesa». L’evento che si terrà a Londra è organizzato da The Association of Dress Historians.

'OSTAGGI' IN LIBERTÀ

ui

L’interesse per le opere d’arte cremasche travalica ormai da tempo i confini territoriali. C’è un altro prezioso dipinto che di recente è finito al centro dell’attenzione. Elisabetta Staudacher, responsabile dell’archivio storico della Permanente, il museo di arte moderna che ha sede in via Turati, nel cuore di Milano, condurrà lavori di ricerca sull’opera ‘Gli ostaggi di Crema’, realizzata nel 1879 dal pittore Gaetano Previati.

Nelle scorse settimane il Comune ha dato la propria disponibilità a sostenere i costi di questa analisi non invasiva. Con Staudacher collaborerà il conservatore del museo Alessandro Barbieri. La tela è di proprietà della Pinacoteca di Brera e fu concessa in deposito nel 1961 al museo civico cittadino. Da allora è una delle più iconiche e di prestigio presenti nel complesso.

A partire dalla metà di questo mese nella pinacoteca del civico, senza dunque la necessità di movimentare l’opera, verranno condotte dal laboratorio di restauro di Torino Thierry Radelet una serie di analisi per verificare la presenza di disegni e studiare i materiali dei pigmenti. Confluiranno nella pubblicazione di una monografia.

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su La Provincia

Caratteri rimanenti: 400