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I NODI DEI QUARTIERI

Mal’aria, rumore e puzza a San Carlo: «Noi, nella morsa dei veleni»

I portavoce del comitato lanciano l’allarme inquinamento: «Maxi traffico, acque maleodoranti e trascuratezza»

Dario Dolci

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redazione@laprovinciacr.it

02 Settembre 2024 - 05:05

Mal’aria, rumore e puzza a San Carlo: «Noi, nella morsa dei veleni»

I portavoce del quartiere San Carlo Franco Dossena, Santo Fusar Bassini e Roberto Valcarenghi davanti all’oratorio

CREMA - «Siamo il quartiere più inquinato della città e questa situazione, nel tempo, ha continuato a peggiorare». La denuncia viene dal comitato di quartiere di San Carlo, rappresentato nell’occasione dal presidente Roberto Valcarenghi, dal vice Franco Dossena e dal consigliere Santo Fusar Bassini: «Siamo vittime di inquinamento atmosferico, visto che ci troviamo lungo la principale arteria di ingresso alla città, che è via Milano e di conseguenza anche acustico. Su questo secondo fattore influiscono anche le auto ‘smarmittate’ e le moto che fanno le gare nelle ore serali e notturne sul parcheggio della Caritas. Lo abbiamo già segnalato altre volte, ma il fenomeno persiste. In aggiunta, ci sono due Tir che vengono parcheggiati sotto le finestre delle abitazioni dei quali al mattino alle 6 vengono accesi i motori per un quarto d’ora, con rumore e gas di scarico a volontà».

Un scorcio di via Cattaneo dove il senso unico non sempre viene rispettato

La richiesta per ovviare almeno in parte è sempre la stessa: «Maggiori controlli da parte della polizia locale, ma soprattutto una barriera verde lungo via Milano con 400 metri di lauro ceraso e 20 tigli». Ma in materia di inquinamento non è tutto: «Dal Cresmierolo, dove c’è acqua stagnante – spiega Fusar Bassini — sale una puzza insopportabile. Si trova a dieci metri dalle mie finestre e non posso aprirle nemmeno nella bella stagione. A questo aggiungiamo che anche noi avvertiamo da tempo l’odore acre di aceto del quale si lamentano gli abitanti di Ombriano, trovandoci in linea d’aria a poche centinaia di metri di distanza dall’azienda che lo emette».

L’acqua stagnante nel Cresmierolo e i rampicanti dell’ecomostro invadono la strada

Qualche residente del quartiere ha messo sul proprio balcone delle centraline di rilevamento della qualità dell’aria; non sono dati ufficiali come quelli dell’Arpa, ma danno un segnale non sempre rassicurante. I problemi, secondo i rappresentanti di San Carlo non finiscono qui. «La viabilità in via Cattaneo è pericolosa. Dovrebbe essere a senso unico, ma per saltare il rondò, le auto scendono e salgono a velocità sostenuta senza rispettare il divieto e lo stop. Ci sono già stati due incidenti». Un altro motivo di cruccio è il decoro urbano.

Buche nell'asfalto e il bosco urbano incolto e pieno di erbacce

«Le piante rampicanti che stanno inghiottendo l’ecomostro di via Lago Gerundo hanno ormai invaso parte della strada; in aggiunta hanno coperto i cartelli stradali. Per non parlare delle vie asfaltate a metà, ma anche della nuova pista ciclabile che dopo essere stata asfaltata è stata abbandonata: quando verrà chiuso il cantiere?». Gli interrogativi degli abitanti di San Carlo sono tanti. Alcuni sono gli stessi da anni.

«C’era un progetto di sistemazione e trasformazione di piazza Manziana e c’erano 270mila euro per realizzarlo. Non se ne è più saputo nulla. Avevamo chiesto del rallentatori di velocità e delle protezioni davanti alla chiesa». Infine il bosco urbano. «Lo hanno realizzato lungo la Gronda Nord, ma c’è sempre l’erba alta e diversi alberi sono seccati. E poi c’è una sola panchina, senza schienale, e in aggiunta al sole. Ma il Comune non aveva assunto un agrotecnico?».

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