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UN’ALTRA VITTIMA SUL LAVORO

L’addio degli amici a Marco: «Tragedia che colpisce tutti»

Dolore e incredulità tra Castelvetro e Monticelli. Inchiesta aperta sulla morte del 36enne Ponghellini

Elisa Calamari

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redazioneweb@laprovinciacr.it

27 Agosto 2024 - 18:05

L’addio degli amici a Marco: «Tragedia  che colpisce tutti»

CASTELVETRO/MONTICELLI - Mentre fra lo stretto riserbo proseguono le indagini sull’infortunio sul lavoro costato la vita al 36enne Marco Ponghellini, ieri gli amici di sempre si sono ritrovati allo stadio Garilli per un omaggio al grande tifoso biancorosso. ‘Guerriero Ponghe la Nord ti rende onore’, recita lo striscione affisso all’ingresso della curva che il monticellese ha varcato tante volte in occasione delle partite di calcio. Stabilire le cause che hanno portato alla tragica caduta da circa sette metri, da un ponteggio interno alla ditta Vetropadana del quartiere Longo di Mezzano, è compito della Procura. Titolare dell’inchiesta il sostituto procuratore Daniela Di Girolamo, subito informata dai carabinieri della stazione di Monticelli dopo l’accaduto.

«Marco era un ragazzo sempre solare, sempre disponibile per il suo paese - lo ricorda il vice sindaco di Monticelli, Daniele Migliorati —. Era un piccolo grande uomo».

L’attività di Ponghellini nell’associazionismo locale era infatti ampia: dall’Avis di Monticelli al gruppo Cui del San Marten insieme a cui organizzava la rievocazione storica, poi l’impegno nel Kick boxing Caorso e nel gruppo H-Orso, ma anche la collaborazione professionale come elettricista in tante altre realtà del territorio. E poi gli amici, tanti e tutti affranti. Pensano a quegli occhi buoni e quel sorriso, sempre disponibili per tutti.

«Non ci si può opporre alla morte - scrive uno di loro sui social -. Ma io non voglio rassegnarmi e voglio continuare a parlarti perché so che puoi ascoltarmi: mi manchi amico mio, manchi a tutti. Senza di te ci sembra di vagare nel vuoto, continueremo a cercarti e non ci stancheremo di far vivere il tuo ricordo finché vivremo».

E poi le foto: con il suo amato cane, sul lavoro, intento a pianificare, allo stadio, in palestra… Frammenti di una vita piena, intensa, ma spezzata troppo presto.

«Oggi abbiamo vissuto una tragedia che ha colpito la comunità, i giovani e il mondo del lavoro - è il commento del sindaco di Castelvetro, dove viveva da qualche tempo il 36enne, Silvia Granata -. Un giovane uomo molto conosciuto ha perso la vita sul posto di lavoro e sono coinvolte aziende storiche del nostro paese, che da decenni danno lavoro a tante famiglie. Gli accertamenti sulle cause sono in corso, non possiamo che stringerci a chi sta soffrendo con rispetto. Credo che ognuno di noi possa fare qualcosa per tenere alta la cultura del lavoro, per farsi difensore delle regole senza abbassare mai la guardia, è il dovere di tutti a tutela di tutti. Al dolore unisco le condoglianze al papà di Marco, ai famigliari, alla comunità degli amici che oggi lo piangono».

Anche i sindacati confederali, subito dopo il fatto tragico, hanno richiamato attenzione sulla sicurezza sul lavoro. Ancora da fissare l’ultimo saluto.

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