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I CONTO IN TASCA AI CITTADINI

Caro scuola, mini stangata d’autunno

Aumenti del 3% per i libri, +3,2% la cancelleria e ‘mazzata’ sugli alloggi universitari: +7,2%. La risposta dei cremonesi: spese molto controllate e più attenzione nell’evitare sprechi. E a Crema si punta su testi usati in vendita al Crema Due e al Galilei

La Provincia Redazione

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27 Agosto 2024 - 05:30

Caro scuola, mini stangata d’autunno

CREMONA - L’Unione Nazionale Consumatori lancia l’allarme: il caro scuola pesa su famiglie e piccole imprese. Si profila una stangata con la riapertura imminente dell'anno scolastico, anche se inferiore rispetto allo scorso anno. Lo denuncia l'Unc, che ha stimato gli aumenti relativi alla scuola, elaborando i dati Istat.

AUMENTO PREVISTO PER I LIBRI SCOLASTICI

Per i libri scolastici si prevede un rialzo del 3%, superiore al tasso di inflazione programma pari al +2,3% e valido per la scuola primaria. Una variazione che balza però all'8,1% rispetto al 2022. Va meglio per quadernoni e risme di carta che costano per il momento l'1,1% in più rispetto a un anno fa, ma l’Unc la definisce «un’illusione ottica, dato che i consumatori ancora pagano il mega rincaro degli anni passati, conteggiando i quali ora si sborsa il 10,4% in più rispetto a due anni fa e addirittura il 18,5% nel confronto con il 2021, il record per quanto riguarda le variazioni triennali.

RINCARI PER ARTICOLI DI CARTOLERIA

Gli altri articoli di cartoleria come penne, matite ed evidenziatori lievitano del 3,2% sul 2023, del 9% sul 2022 e del 16,1% sul 2021. A settembre, però, non è escluso che possano scattare ulteriori incrementi. Ma la batosta annua maggiore si registra per gli alloggi universitari che schizzano del 7,2% sul 2023 (+13,1% sul 2021).

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dati

COSTO DELLO STUDIO FUORI SEDE IN AUMENTO

«Studiare fuori sede – commenta Massimiliano Dona, presidente dell'Unc – sta diventando sempre più un lusso. Il Governo deve intervenire, sia affrontando il problema dell'emergenza abitativa, sia quello del caro scuola, ad esempio varando un decreto urgente che modifichi la Legge 27 luglio 2011, n.128, che nel 2020, per fare un favore ai librai, è stata ulteriormente peggiorata, danneggiando le famiglie e vietando alle grandi catene di supermercato e alle piattaforme digitali di poter fare sconti sui libri scolastici superiori al 15% del prezzo di copertina, anche sotto forma di buoni spesa. Nel 2019 i ribassi arrivavano, grazie ai buoni sconto, anche al 25%, mentre ora non possono superare quella soglia. Una tassa occulta del 10% a danno dei consumatori. Urge eliminare ogni vincolo agli sconti sui libri scolastici.

I COMMERCIANTI ANALIZZANO I RINCARI

bruno

Se i numeri possono lasciare spiazzate le famiglie, che tra fine agosto e inizio settembre devono affrontare questo duro colpo sulle finanze casalinghe, i commercianti del settore analizzano i rincari con un certo equilibrio. È il caso di Bruno Manini, titolare della cartolibreria Il Punto, in via Ruggero Manna. «Ogni anno in questo periodo – commenta Manini – si assiste a questa ‘ansia’ sull’aumento dei costi libri. L’aumento del costo di listino dei libri è allineato all’Istat: non più del 2,5-3% all’anno. Sul materiale scolastico, non abbiamo vissuto rincari particolarmente pesanti. Nulla a che vedere con gli anni scorsi, segnati da un rincaro molto pesante del costo della carta, dovuto anche alle difficoltà di approvvigionamento.

LA COMPETIZIONE CON LE GRANDI CATENE

D’altra parte, la competizione con i megastore e le grandi catene si fa sentire, anche se la vendita al dettaglio resiste puntando sulla qualità del servizio e del prodotto. «La tendenza delle famiglie è di risparmiare dove si può e dove è necessario – prosegue Manini –: nella mia piccola attività non ho rilevato variazioni significative, anche se è presto per fare i conti. Il grosso degli acquisti partirà la settimana prossima e a inizio settembre. Sicuramente le spese, oggi, sono molto più controllate e si cerca di evitare sprechi.

RINCARI CONFORMI ALLA LEGGE MA SENZA CALI

didattica

Dello stesso avviso è Giuseppe Bini, titolare della Didattica Dante di via Palestro. Secondo Bini, i rincari di quest’anno sono in linea con quelli usuali e conformi agli obblighi di legge, «anche se con l’attenuarsi dei rincari sul costo dell’energia – commenta – ci saremmo aspettati dei cali che, invece, non ci sono stati. Il riferimento è alle tante cartiere che, durante i rincari sull’energia, avevano sospeso l’attività perché i costi di produzione superavano di gran lunga le entrate, mettendo in ginocchio la filiera e facendo schizzare il costo della carta.

VANTAGGI DEL SERVIZIO AL DETTAGLIO

«Chi vuole un servizio di qualità va in negozio. La grande distribuzione a un certo punto chiude i servizi: a ottobre i ‘ritardatari’ vengono da noi all’ultimo. Non è vero che nei supermercati tutto costa meno: anche i grandi, con l’online, soffrono. Hanno dalla loro parte grandi quantità di denaro. Noi d’altra parte offriamo un’attenzione al cliente che la grande distribuzione non può dare. Negli ultimi anni le offerte della grande distribuzione si sono ridotte notevolmente e i costi aumentati, superando i nostri. Hanno alcune promozioni, ma solo per un breve periodo dell’anno.

CONSIGLI DELL'UNC PER RISPARMIARE SUL MATERIALE SCOLASTICO

A tutela dei conti familiari, arrivano i consigli dell’Unc. Per i libri: acquisto di libri usati (sconti fino al 50%), ricorso alla grande distribuzione e all’e-commerce (fino al 15% di sconto sul prezzo di copertina), attenzione alle nuove edizioni, ricorso agli E-book (quando concesso dalle scuole), scambi tra studenti, condivisione tra studenti degli stessi libri di testo, biblioteche, acquisti all’ingrosso e dispense fornite dai professori (facendo affidamento alla buonanima dei docenti).

COME RISPARMIARE SUL MATERIALE SCOLASTICO

Più cauti sul materiale scolastico, per cui lo snodo centrale risulta essere la qualità del prodotto. L’Unc consiglia di: evitare la fretta, onde lasciar calare alcuni costi per il materiale il cui acquisto non risulti necessario o urgente; aspettare i consigli dei docenti per ciò che concerne il materiale tecnico (ad esempio, i dizionari) per evitare acquisti inutili o addirittura sbagliati; non seguire le mode del momento e non cadere nei condizionamenti delle pubblicità, pronando i ragazzi a riflettere sui condizionamenti esterni; e, soprattutto, ricorrere alla grande distribuzione solo quando realmente conveniente. La tutela del consumatore, infatti, non è sempre all’ordine del giorno, e risulta difficile essere ben consigliati. Meglio dotarsi di «lista della spesa» e comprare solo ciò che serve per non vanificare il risparmio. La qualità, comunque, risiede nelle piccole imprese, dove la tutela del consumatore è la prima preoccupazione del commerciante.

CREMA PUNTA SUI ‘MERCATINI’

Anche a Crema il ritorno sui banchi si avvicina e riempire la cartella di libri, quaderni, matite e di tutto l’occorrente per la scuola costerà di più rispetto all’anno scorso. I rincari sono nella media di quelli nazionali e si assestano attorno al 3% per i libri di testo, per le penne, le matite, i quaderni e il materiale di cancelleria.

AUMENTO COSTANTE DEI TESTI SCOLASTICI

I testi scolastici aumentano ogni anno, che si tratti di nuove edizioni o di vecchie. La cosa bizzarra è che le case editrici possono cambiare l’etichetta del prezzo, ma le scuole sono tenute a rispettare i tetti di spesa fissati dal ministero dell’Istruzione, come impone una legge del 2008. L’aggiornamento dell’importo massimo complessivo per ciascuna classe, rideterminato in base all’inflazione, è fermo all’anno scolastico 2012-13.

DIFFICOLTÀ PER LE SCUOLE NEL RISPETTARE I TETTI DI SPESA

In dodici anni il costo dei libri è lievitato, ma le scuole possono spendere sempre la stessa cifra. La cosa, insostenibile, sta mettendo in grossa difficoltà gli istituti, che non possono sforare il tetto di spesa, pena vedersi chiedere un rimborso della quota eccedente da parte delle famiglie. Le case editrici hanno preso a stampare edizioni divise in più volumi, per spalmare la spesa su più anni. Il problema è che un testo in tre volumi, alla fine, costa di più di uno unico che vale per tre anni.

RINCARI ANCHE PER ALTRI MATERIALI SCOLASTICI

Libri a parte, che rappresentano comunque l’esborso maggiore, riempire lo zaino richiederà un piccolo investimento. Quaderni e quadernoni costano un poco di più rispetto a un anno fa, ma molto di più rispetto al 2021, quando si spendeva il 18,5% in meno. In rialzo ci sono anche i prezzi di tutti gli altri articoli di cartoleria come gomme, temperini, penne, matite, pastelli, pennarelli e evidenziatori.

COSTO MEDIO PER RIEMPIRE LO ZAINO A CREMA

Facendo il giro dei punti vendita della città, per riempire lo zaino, ci vogliono mediamente da un minimo di 100 per la dotazione più economica fino a oltre 200 euro, a seconda della qualità di ciò che si acquista.

ESEMPI DI COSTI: ZAINI, ASTUCCI E ALTRI MATERIALI

Facciamo un esempio: uno zaino costa da 20 a 100 euro. Sulla solidità del primo, una volta pieno di libri, meglio non scommettere. Un astuccio completo va dai 23 ai 30 euro, vuoto dai 9 ai 15. Per 12 pastelli o altrettanti pennarelli occorre spendere dai 6 ai 10 euro. Più o meno la stessa cifra per gli acquarelli. I quaderni formato A4 costano da un euro a 4 euro l’uno, mentre per la copertina con gli anelli del medesimo formato ce ne vogliono 4, fogli esclusi. Costosi gli album da disegno, che vanno da 6,50 a 12,50 euro. Se si aggiungono gomma, temperino, forbici e colla, si sommano altri 10-15 euro.

POSSIBILITÀ DI RISPARMIO SUL MATERIALE SCOLASTICO

Qualche risparmio sul materiale è possibile farlo acquistando non un pezzo unico ma confezioni da più pezzi. Già, ma perché uno dovrebbe prendere cinque matite se gliene serve soltanto una?

ACQUISTO DI LIBRI USATI: UN'ANCORA DI SALVEZZA

Sui libri di testo, che possono costare anche 450 euro per una classe prima superiore, l’unica ancora di salvezza è acquistarli usati ai mercatini che le scuole organizzano; è il caso di Galilei e istituto Crema Due. In qualche modo ci si deve pur difendere.

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