L'ANALISI
26 Agosto 2024 - 05:15
Nel riquadro il direttore del SerD, Roberto Poli
CRONACA - Droga e sballo dilagano anche tra under 18: dopo la pubblicazione dei dati nazionali, lo scorso giugno, la conferma, amara, arriva anche dal Serd di Cremona. La Relazione annuale al Parlamento sul fenomeno delle tossicodipendenze in Italia ha rilevato che l’uso di sostanze psicoattive è pericolosamente cresciuto tra i giovani tra i 15 e i 19 anni, come sta accadendo di anno in anno.
DATI ALLARMANTI SULL'USO DI DROGHE TRA I GIOVANI
I numeri del 2024 superano di gran lunga quelli del 2023: 960mila ragazzi in tutto il Paese (il 39% della popolazione studentesca) dicono di aver consumato una sostanza illegale almeno una volta nella vita; 680mila (28%) affermano di averlo fatto nel corso dell’ultimo anno. Ampio anche lo scenario delle droghe più quotate tra i giovanissimi: cannabis al 22,2%, cocaina al 2,2%, stimolanti al 2,9%, allucinogeni al 2%, nuove sostanze psicoattive al 6,4%.
CONFERMA LOCALE: IL CASO DI CREMONA
La conferma arriva da Roberto Poli, direttore del Servizio dipendenze e direttore del Dipartimento salute mentale e dipendenze dell’Asst di Cremona. «Abbiamo avuto situazioni legate a quindicenni, ma anche a ragazzi che avevano appena finito le scuole medie. Si comincia anche a 13-14 anni, soprattutto con la cannabis. L’abbassamento dell’età di iniziazione all’uso di sostanze psicoattive è ormai un fatto conclamato anche a Cremona».
IL POLIABUSO: UN TREND TRA I GIOVANI
Il mondo della droga giovanile ha le sue regole, che non sono quelle degli adulti. «L’abitudine che si sta affermando tra i giovanissimi – precisa Poli – non è quella di consumare un solo tipo di sostanza. C’è una generale tendenza al poliabuso, anche se è possibile individuare alcune sostanze ‘preferite’. La droga di cui si fa più uso è sicuramente la cannabis, che è una sostanza considerata leggera; più o meno legittimamente, considerato che si parla di minorenni, per cui qualsiasi sostanza psicoattiva è pericolosa. Oltre alla cannabis, restano ancora molto in auge cocaina e crack. L’alcol, in questo senso, non merita un discorso a parte: gli alcolici vengono anche mischiati ad altre sostanze, come cocaina e cannabis. È devastante per la maturazione cerebrale dei ragazzi, e non va sottovalutato nella scala di pericolosità».
EROINA E OPPIO: UN RITORNO SILENZIOSO
E poi c’è lo spettro dell’eroina: «Non è affatto sparita. Oggi, generalmente, non viene assunta per via endovenosa, ma viene fumata. Nella popolazione indiana, poi, è tornato di moda l’oppio, che si basa sullo stesso principio attivo dell’eroina».
LIMITI D'INTERVENTO DEL SERD E NUOVE SFIDE
In questo scenario emergenziale, però, il Serd vede i suoi margini d’azione ridursi sempre di più. La nuova tossicodipendenza, infatti, non è una dipendenza. «I giovanissimi hanno difficoltà ad accedere al Serd, anche se sarebbe loro di aiuto – prosegue Poli – e ciò accade a causa delle nuove modalità di assunzione delle sostanze. Negli ultimi tempi, i ragazzi preferiscono esplorare il mondo delle nuove sostanze psicoattive, in cui rientrano i cosiddetti cannabinoidi sintetici e oppioidi sintetici, tra cui il famoso Fentanyl. L’uso di queste nuove droghe determina un minor rischio di dipendenza: a differenza dell’eroina, ad esempio, l’uso di droghe sintetiche è più saltuario, avviene a spot. Di conseguenza, queste persone non si catalogano come tossicodipendenti, e non si riconoscono nei servizi del Serd. Anche se, come è noto, l’Asst non si occupa solo di dipendenze ma anche di uso e abuso».
EFFETTI PSICHICI E ACCESSI IN OSPEDALE IN AUMENTO
Sebbene le sostanze degli under 18 non creino una dipendenza nel senso classico del termine, chi ne fa uso corre tutti i rischi che derivano dai loro effetti pesantemente allucinogeni. «Il problema è al di là della dipendenza – spiega ancora Poli – ed è collegato agli effetti psichici: in particolare, anomalie del comportamento e aggressività. La regina di queste droghe, in questo momento, è la Ketamina. Di conseguenza, se i giovani che frequentano il Sert sono pochi, sono moltissimi quelli che finiscono la serata in ospedale. I dati nazionali confermano un accesso incrementato al Pronto soccorso ospedaliero, e ho buoni elementi per immaginare che lo stesso accada anche a Cremona».
CAUSE DELLA DIFFUSIONE: PREZZO ACCESSIBILE E ACQUISTO ONLINE
Le cause della diffusione dilagante sono diverse. «Il primo motivo – ha illustrato Poli – è legato al prezzo della droga, che è sempre più accessibile. Il discorso è generale, e vale per tutte le sostanze. Si trovano tranquillamente su internet, sul deepweb e nei camuffamenti della rete di internet. I ragazzini sono già abbastanza ‘impratichiti’ da gestire senza problemi questo tipo di canali: sono gli ‘psiconauti’. L’acquisto online non pone barriere ai giovani, anzi, è decisamente prediletto rispetto allo spacciatore di quartiere. C’è un sostanziale abbassamento dell’età per accedere a diverse trasgressioni, anche fuori della droga. È una sorta precocizzazione generalizzata».
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