L'ANALISI
23 Agosto 2024 - 15:41
CREMONA/CREMA - Una grande festa alla quale partecipano tanti cremonesi. Stiamo parlando del maxi raduno degli scout Agesci che è iniziato giovedì e si concluderà domenica, alla presenza di oltre 18mila giovani.
Nella città scaligera ci sarà anche una delegazione giunta da Cremona in occasione dell’incontro nazionale delle comunità dei capi degli scout cattolici, il momento culminante della loro ‘Route nazionale’. A partecipare al raduno dalla nostra provincia sono, tra gli altri, i gruppi Agesci ‘Cremona 2’, di Cristo Re, e ‘Cremona 3’, di San Bernardo, oltre a quelli di Crema e Castelleone.
Fitto il calendario di laboratori, discussioni e formazioni. Tra gli obiettivi degli organizzatori - come indicato nei giorni scorsi, prima della partenza per Verona - c’è quello di dar vita a «un grande momento di riflessione collettiva a cui prenderanno parte più di 18mila cape e capi scout, che partecipano a oltre 60 tra riunioni, approfondimenti, momenti di formazione e dibattiti, con lo scopo di analizzare la realtà dei giovani di oggi e definire le sfide e il percorso dell’associazione per i prossimi anni».
Dodici capi scout del gruppo di Crema stanno partecipando alla Route nazionale, che vede riuniti a Verona circa 18mila capi, educatori e formatori dell’associazione, provenienti da tutta la penisola. Quest’anno il raduno coincide con il 50º di fondazione dell’Agesci, che mezzo secolo fa ha unito scout e guide, maschi e femmine, sotto un’unica grande organizzazione, che oggi conta quasi 190mila membri.
A spiegare l’importanza della Route è Marco Bressanelli, uno dei due tutor cremaschi insieme a Gianni Risari. «L’evento annuale è di grande rilevanza. L’altra sera, per l’inaugurazione, è intervenuto Gianni Morandi e fino a domenica sera sono previsti altri personaggi, come ad esempio don Luigi Ciotti». Il tema scelto per questa edizione è ‘Generazioni di felicità’ e Bressanelli ne sottolinea il significato: «In un mondo post pandemia, contraddistinto dalle guerre, pensare al futuro in maniera positiva è fondamentale. Gli scout preparano le loro attività con una prospettiva, si interrogano sul futuro incontrando personalità importanti. Il fondatore Baden Powell diceva che il modo migliore per essere felici è far felici gli altri».
Anche il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha voluto inviare un messaggio agli scout, in occasione del loro raduno: «L’Agesci ha offerto un contributo significativo ai valori essenziali della comunità nazionale raccolti nella nostra Costituzione – ha affermato il capo dello Stato – a partire da quelli della partecipazione e della coesione. Desidero rivolgere il saluto più cordiale ai capi scout giunti a Verona per condividere esperienze e riflessioni in occasione del 50esimo anniversario della nascita dell’Agesci. Si tratta di una tappa importante nella storia dello scoutismo italiano». Mattarella ha infine aggiunto: «La nostra società deve molto al movimento, per il costante impegno educativo verso giovani e giovanissimi, per il vissuto di solidarietà, per l’esperienza di libertà di cui è espressione, per la sensibilità testimoniata e fatta crescere nei confronti della madre Terra».
La partecipazione dei capi cremaschi al raduno nazionale arriva dopo la chiusura dei campi estivi, che hanno visto 60 scout salire a Socanzo, sopra il lago di Lecco, e 50 lupetti trascorrere una settimana in Val di Scalve. Dei due clan, invece, uno è stato in Croazia in un ospedale per bambini e l’altro ha fatto la ciclabile dell’Adige da Merano a Mantova.
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