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Scout: in Vespa per l’Europa, la ‘Freccia Rossa della Bontà’ ha fatto centro

Tremila chilometri per portare un messaggio di solidarietà per i minori non accompagnati. Si tratta di un ‘remake’ 75 anni dopo la prima grande impresa del 1949

Massimo Schettino

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mschettino@laprovinciacr.it

30 Luglio 2024 - 09:46

Scout: in Vespa per l’Europa, la ‘Freccia Rossa della Bontà’ ha fatto centro

Una foto della tappa dall’Aja ad Amburgo del viaggio in Vespa

CREMONA - Ce l’hanno fatta. Partiti dal Castello Sforzesco di Milano venerdì 19, sono arrivati domenica sera in Norvegia, dopo quasi 3mila chilometri in sella a venti Vespe rosse sulle strade d’Europa gli scout protagonisti della ‘Freccia Rossa della Bontà’ sulla strada della Solidarietà «per dare voce a chi non ha voce». Si tratta di un ‘remake’ 75 anni dopo la prima grande impresa del 1949. Il loro arrivo è stato festeggiato a Stanvanger, dove è in corso fino a venerdì il Roverway 2024, l’incontro internazionale degli scout rover.

Da sinistra Sofia Guercilena, Marta Dizioli e Miryam Boutaga


«Abbiamo avuto la fortuna che su 10 giorni di viaggio, con 8 o 9 ore di guida giornaliere, abbiamo avuto solo due giorni di pioggia torrenziale». Lo spiega Paolo Fiora scout cremonese del Cngei, fra gli organizzatori della Freccia. «È stato — aggiunge Fiora — un trekking un po’ particolare, ma la sera si sono montate le tende e si è collaborato con lo staff di supporto nel cucinare le cene. Abbiamo avuto l’occasione di dormire in basi scout che ci hanno dato ospitalità. Il viaggio con le vespe è stato un mezzo per incuriosire l’opinione pubblica e parlare del messaggio che abbiamo voluto portare: il tema dei minori migranti non accompagnati».

La partenza da Milano

Nel 1949 gli scout andarono in Norvegia in sella a Guzzini 65 per sensibilizzare l’Europa del Dopoguerra sul problema dei ‘mutilatini’, cioè dei bambini che a seguito dei drammatici eventi bellici avevano subito ogni tipo di menomazione. Oggi la pattuglia composta da venti scout su altrettante Vespe rosse fornite dalla Piaggio ha portato per l’Europa un messaggio di pace che ha al centro i minori migranti non accompagnati: «Sono lasciati a loro stessi, costretti all’invisibilità, e invece sono quelli che hanno maggior bisogno di sostegno e accoglienza. Nel 2023 sono stati 21mila, un numero che può essere gestito con dignità».

Il viaggio si è snodato in dieci tappe, fra cui, fra le altre, Strasburgo e Bruxelles, con visita al Parlamento europeo, poi l’Aia, alla Corte internazionale di giustizia, Amburgo, Billund in Danimarca e Kristiansand (Norvegia). A Stanvanger ci sono oltre 6mila i ragazzi e le ragazze rover dai 16 ai 22 anni (ed in alcuni Paesi fino a 26 anni) provenienti da tutta Europa per il Roverway 2024. Fiora ha incontrato la delegazione cremonese, composta da composta da Marta Dizioli, Sofia Guercilena e Miryam Boutaga.

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