L'ANALISI
CREMONA. LE SFIDE DELLA NUOVA GIUNTA
19 Agosto 2024 - 08:10
CREMONA - Dibattito tutto in rosa alla Festa dell’Unità. Le assessore della giunta appena formata hanno discusso del futuro di Cremona e delineato alcune prospettive comuni. E ora si aspetta settembre, per mettere i progetti nero su bianco, insieme al sindaco. L’occasione è stata offerta dal coordinamento provinciale di Donne Democratiche. L’incontro, che ha avuto luogo nell’area dibattiti della Festa dell’Unità, ha visto come protagoniste Marina Della Giovanna (Welfare), Roberta Mozzi (Istruzione), Simona Pasquali (Ambiente) e Francesca Romagnoli (vicesindaca e assessore a Bilancio, Risorse umane, Innovazione e Quartieri).
SGUARDO FEMMINILE SULLA CITTÀ DI CREMONA
Titolo scelto per l’incontro: ‘Il nostro sguardo sulla città’. «Lo sguardo sulle prospettive della città sarà al femminile – ha esordito Marco Galli, consigliere comunale – anche in termini di relazioni con i cittadini». Prospettive che appaiono allineate ai principi ispiratori delle Donne Democratiche: «Il nostro è uno sguardo femminile e femminista», ha spiegato Giorgia Cipelletti, moderatrice insieme a Elisabetta Cabrini.
LE PROSPETTIVE FUTURE PER CREMONA: WELFARE, AMBIENTE E ISTRUZIONE
Il dibattito, articolato in tre domande, ha delineato le prospettive future con cui la nuova giunta vuole ridisegnare Cremona. «Come spendere, da assessore, il nostro capitale femminile per la città? – ha esordito Della Giovanna – Il contributo delle donne può essere il pensiero alternativo e pratico necessario alla costruzione di nuove reti di relazioni». Parlando di obiettivi, si deve pensare a rendere la città sostenibile: «Le città stanno cambiando molto velocemente. Agli amministratori si chiede che le città siano, tra le altre cose, più inclusive, e dobbiamo rispondere. Secondo me sarebbe utile ripensare alla città anche in ottica di genere».
ISTRUZIONE E INFANZIA: PRIORITÀ E SFIDE PER IL FUTURO
«Avere una città più al femminile – ha rilanciato Mozzi – impatta su tutto il discorso della fascia 0-6 anni. L’esigenza della cura dei figli è quasi sempre femminile. Pensando alle cremonesi, bisogna prestare attenzione alle esigenze di mamme non lavoratrici che non possono godere dell’astensione parentale. Hanno ancora più l’esigenza di avere un nido dove collocare il bambino, soprattutto come strumento educativo». Mozzi ha poi delineato alcuni possibili obiettivi futuri: «Abbiamo tre poli pedagogici già operativi; mi piacerebbe implementarne uno nuovo all'asilo Castello. Le nostre scuole, poi, necessitano di interventi di manutenzione». Ma ha subito sollevato il problema del budget: «In tutte queste scelte, dovremo comunque tenere conto dei tagli di assegnazioni ai Comuni, che continueranno fino al 2028».
AMBIENTE E DECORO PUBBLICO: L’IMPEGNO DELLA GIUNTA
Secondo Pasquali, per formulare progetti futuri serve anche la corresponsabilità della cittadinanza, soprattutto sul tema del decoro pubblico: «Tutte le città soffrono questi problemi. Verde e rifiuti sono immediatamente visibili agli occhi dei cittadini. A maggior ragione c’è anche bisogno di un loro coinvolgimento attivo: se abbiamo raggiunto l'80% di differenziata vuol dire che i cremonesi si sono responsabilizzati». In questo quadro, però, non tutti starebbero collaborando: «Ai giardini di piazza Roma i cestini sono stracolmi, anche se i nostri servizi li svuotano tre volte al giorno. Come è possibile? Abbiamo 270 chilometri di marciapiedi, ed è impossibile tenerli tutti puliti con le sole nostre forze. Serve collaborazione».
COLLABORAZIONE E VICINANZA: LE SFIDE DELLA GIUNTA
La voce di Romagnoli ha confermato il quadro: «I reclami arrivano sempre su quattro direttive: verde, buche, rifiuti, sicurezza. Su questi temi occorre un pensiero trasversale, anche ai colori politici. Una strada può essere quella di collaborare con i quartieri: da ex presidente di comitato di quartiere mi sono spesso occupata di questo tema. Le parole chiave sono vicinanza e prossimità». Le sfide dei prossimi mesi.
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