L'ANALISI
19 Agosto 2024 - 13:38
CREMONA - Nella serata di venerdì scorso, la Polizia di Stato ha eseguito l'arresto di due cittadini albanesi indagati per una serie di reati gravi, tra cui atti persecutori, tentata estorsione e lesioni personali aggravate ai danni di un giovane italiano. Le accuse contro i due uomini (un 40enne e un 30enne) si riferiscono a un periodo di quasi due anni durante il quale la vittima sarebbe stata sottoposta a continui pedinamenti, minacce, intimidazioni e contatti non desiderati.
MINACCE E VIOLENZA PER UN PRESUNTO DEBITO
Secondo quanto emerso dalle indagini, i comportamenti illeciti dei due arrestati sarebbero legati a un presunto debito che la vittima avrebbe nei loro confronti. Uno dei due albanesi e l'italiano lavoravano insieme. Gli uomini avrebbero cercato non solo di costringere la vittima a sanare il debito, ma anche di farla rinunciare alle querele che aveva presentato contro di loro per atti persecutori. Le minacce, che includevano l'uso di una pistola poi rivelatasi a salve, sono culminate in un violento pestaggio avvenuto all'inizio di agosto, portando la vittima a vivere nel terrore e a trincerarsi in casa.
INDAGINI E ARRESTO DEI RESPONSABILI
L'indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica di Cremona, ha portato all'emissione di un'ordinanza di custodia cautelare in carcere da parte del Gip. La Squadra Mobile - coordinata dal commissario capo Giulia Cristina - ha avviato le ricerche degli indagati, i quali risultavano privi di una dimora stabile. Attraverso l'analisi delle tracce telematiche lasciate dai sospettati e attività mirate di osservazione e pedinamento, gli agenti sono riusciti a localizzarli nei pressi di Manerbio.
FERMATO CON PISTOLA A SALVE E TAGLIERINO
Gli uomini sono stati fermati mentre si trovavano a bordo di un'auto, bloccata dalla polizia su ogni fronte. Durante la perquisizione, uno dei due è stato trovato in possesso di una pistola a salve portata alla cintura, mentre all'interno del veicolo è stato rinvenuto un taglierino di 9 cm. Per questo motivo, il conducente è stato denunciato per porto abusivo di oggetti atti a offendere.
TRADOTTI IN CARCERE DOPO L'ARRESTO
Dopo la formalizzazione degli atti di rito presso la Questura, i due indagati sono stati trasferiti presso la casa circondariale locale, in attesa di ulteriori sviluppi giudiziari.
Copyright La Provincia di Cremona © 2012 Tutti i diritti riservati
P.Iva 00111740197 - via delle Industrie, 2 - 26100 Cremona
Testata registrata presso il Tribunale di Cremona n. 469 - 23/02/2012
Server Provider: OVH s.r.l. Capo redattore responsabile: Paolo Gualandris