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IL FERRAGOSTO DI CHI SI MUOVE

Nel ‘cervello’ dell’A21, giorni caldi e blindati

Clementi (Autovie padane): «Esodo per tutta la settimana, boom di partenze da domani». Viaggio nella Sala radio dove gli operatori monitorano il traffico e coordinano gli interventi

Francesco Gottardi

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redazione@laprovinciacr.it

14 Agosto 2024 - 05:00

Nel ‘cervello’ dell’A21: «Pronti a intervenire»

CREMONA - «Qui siamo in servizio 24 ore su 24, per 365 giorni all’anno. E la nostra attenzione deve essere particolarmente alta proprio nei periodi di festa come in questi giorni: durante le festività si mettono in viaggio molte più persone del solito, in particolare chi ha meno consuetudine con i lunghi viaggi. Tra maggiore congestione delle strade, caldo intenso e il rischio di distrazioni sempre dietro l’angolo dobbiamo stare allerta».

Camminando tra i monitor e i corridoi della centrale operativa dell’A21 al casello di Cremona Nord il responsabile del settore esercizio di Autovia Padana Fabio Clementi parla con l’esperienza e l’orgoglio di chi conosce il proprio mestiere: «Chi non è del settore vede l'autostrada come una strada su cui si va più veloce ma in realtà si tratta di un piccolo ecosistema. Noi siamo qui per assicurarci che tutto funzioni per il meglio mettendo persone, mezzi e competenze al servizio degli utenti. E quando succede qualcosa di imprevisto, come un incidente o una perdita di carico in carreggiata, la garanzia che forniamo è che siamo organizzati per arrivare sul posto nel minor tempo possibile».


Anche sull’esodo agostano Clementi ha visto l’evoluzione delle abitudini dei viaggiatori: «Sono finiti ormai da anni i tempi in cui le ferie erano standardizzate, in cui le persone si mettevano in viaggio tutte lo stesso giorno e rientravano nello stesso periodo. Ormai è tutto il periodo estivo ad essere attenzionato». Allo stesso modo risulta difficile prevedere un momento più favorevole di altri in cui mettersi in viaggio, soprattutto in questi giorni: «Più che di giorni da bollino nero parlerei di tutta una settimana congestionata. Certo poi il weekend sarà senza dubbio più gettonato per i vacanzieri». E su chi preferisce viaggiare la notte, magari convinto di evitare il traffico: «Certo ci sarà un transito minore, e soprattutto non si patirà il caldo di queste giornate torride. Va però considerato, d’altra parte, che la notte tutto è più complesso: dalla guida fino ai servizi di assistenza e soccorso».

Fabio Clementi


Autovia Padana gestisce il tratto autostradale compreso tra Brescia sud e Caorso, compresi il raccordo Ospitaletto-Montichiari e lo snodo per Fiorenzuola: «Un tratto non particolarmente trafficato ma che collega due arterie centrali per il Nord Italia come l’A1, a sud, e l’A4, a nord. Il nostro è un lavoro all’insegna della collaborazione con i colleghi che operano su altri tratti: se a Milano si verifica una turbativa (il termine tecnico per indicare incidenti e fonti di ingorghi ndr) particolarmente significativa allora cerchiamo di dirottare il traffico sulla tratta di nostra competenza per alleggerire il segmento interessato e permettere l’intervento dei soccorsi in sicurezza. Non viviamo in compartimenti stagni, pertanto ragionare come se le macchine smettessero di esistere per noi dopo il casello di Caorso sarebbe solo controproducente».


Ad affiancare Clementi in questo lavoro quotidiano di monitoraggio e coordinamento in centrale operativa, che è «il fulcro dell’azienda, dove arrivano e vengono gestite tutte le informazioni sulla viabilità», c’è un ampio apparato di responsabili, coordinatori e operatori, che si turnano per garantire sempre una presenza umana dietro ai tanti occhi virtuali disseminati sull’autostrada, «in particolare nelle interconnessioni e gli svincoli di raccordo», che trasmettono costantemente le immagini dell’autostrada che campeggiano su un imponente monitor.

«Grazie al nostro sistema operativo Sincro, collegato al ministero, tutte le informazioni che gestiamo circolano in tempo reale con gli altri gestori e le centrali della polizia stradale, titolare di cattedra per quanto riguarda gli interventi su strada». Oltre a loro c’è una coppia di assistenti pronti ad intervenire sul luogo delle turbative e 4 squadre (implementate in questo periodo fino ad 8) di ausiliari della viabilità, «braccio operativo della centrale», oltre che gli operatori dell’area esattiva, che monitorano il transito al casello della città: «tutt’altro che mera automazione: anche in questo caso dietro ai monitor c’è del personale pronto a intervenire in caso di anomalie».

Una vera e propria squadra con mansioni e ruoli ben codificati: «Il nostro compito è quello di essere organizzati e pronti ad intervenire laddove necessario: abbiamo piani operativi che stabiliscono cosa fare nei diversi casi, indici da rispettare per i tempi di intervento e un rapporto ben oliato con tutti gli attori, primo fra tutti la polizia stradale, ma anche pronto soccorso, vigili del fuoco e soccorso meccanico, che intervengono quando si verifica un sinistro». In previsione dell’esodo è proprio sul fronte della preparazione che si sono mossi Clementi e i suoi: «Abbiamo aumentato l’organico in servizio in questo periodo, potenziando sia il personale in sala di controllo che quello sui furgoni viabili, operanti sulle strade. Non possiamo sapere se e dove un incidente si verificherà ma possiamo garantire la gestione più efficace per i soggetti coinvolti e il resto dell’utenza nel caso accada».


Ma l’operato degli addetti di Autovie padane non si misura solo nel momento in cui qualcosa va storto, anzi, al contrario: «Per noi è fondamentale la prevenzione: dalla gestione efficiente e celere delle informazioni utili per gli utenti su strada fino al pronto intervento in caso di ostacoli in carreggiata. Per dare una misura del nostro intervento in questo senso: raccogliamo circa 100 gomme, disperse o abbandonate, al mese. Quelle 100 gomme potrebbero essere 100 incidenti ma, se interveniamo per tempo, quelle stesse 100 gomme smettono di rappresentare un rischio e portano a 0 incidenti».

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