L'ANALISI
12 Agosto 2024 - 05:05
Piero Guardavilla, da giugno sindaco di Madignano
MADIGNANO - «Era un momento difficile della mia vita e sentivo che dovevo fare qualcosa per sentirmi meglio. Andando per mercatini dell’antiquariato ho acquistato una vecchia bilancia da mettere in cucina. Da allora è nata una vera passione e ora di bilance ne ho trecento». Piero Guardavilla, da giugno sindaco di Madignano, coltiva da quasi trent’anni l’originale hobby, che abbina a quella per i cavatappi e per gli oggetti antichi in generale. «Ho bilance di tutti i tipi, qualcuna ha anche 500 anni. Ce ne sono per pesare il latte, il formaggio, la carne, ma anche i bambini. In aggiunta, ho diverse stadere e tre bilance contapezzi che mi erano state regalate dalle Officine meccaniche di Bagnolo. Le più pregiate, però, sono le tre bilance gotiche del 1500».
Il valore economico a Guardavilla non interessa: «Non so quanto possa valere la mia collezione, ma mi importa poco. Quello che conta, per me, è il valore storico e culturale. Qualche anno fa avevo proposto all’allora sindaco di Crema Stefania Bonaldi di trovare uno spazio per metterle in esposizione gratuitamente al pubblico. Ho molte scolaresche che mi chiedono di venire a visitarle, ma da me sono troppo alle strette per ospitare una ventina di bambini. Mi piacerebbe che fossero esposte in un luogo adeguato, catalogate e illustrate, per raccontare una storia; un uomo deve conoscere il passato. Non sono un bene mio, ma dell’umanità. A Modena esiste un museo della bilancia. Adesso che sono sindaco, se trovassi uno spazio in paese, le metterei a disposizione».
Nella collezione del primo cittadino ci sono bilance a dito, utilizzate negli uffici postali per pesare le lettere, ma anche modelli speciali da farmacista e altre che stanno in un astuccio grande come quelli che contengono penne e matite. Quella più originale è una pesa soldi: serviva per distinguere le monete vere da quelle false. «Col passare del tempo — spiega — ho cercato di creare una storia attorno agli esemplari, ho voluto sapere come si viveva nel periodo storico di ciascuno e anche come si pagava. Così mi sono procurato tutta la cartamoneta legata a ciascuna».
Anche questa è una collezione rarissima. Nella personale esposizione, figurano poi tantissimi arnesi d’epoca della civiltà contadina, bidoni e bidoncini del latte, bilancieri per cavalli, crivelli, asce, falci e rastrelli, oltre a vecchi ferri da stiro e macinini. «Da un po’ di tempo la collezione è ferma — conclude Guardavilla — proprio per mancanza di spazio. Non saprei più dove mettere altri pezzi».
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