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BOZZOLO

Torchio lancia la crociata anti ‘umarèi’

Il sindaco: volontari al lavoro per sistemare il paese, critiche del tutto ingiustificate

Davide Luigi Bazzani

Email:

davideluigibazzani@gmail.com

10 Agosto 2024 - 15:07

Torchio lancia la crociata anti ‘umarèi’

Il sindaco Giuseppe Torchio e gli sfalci effettuati dai volontari

BOZZOLO - Ah, l’estate a Bozzolo! C’è chi si rilassa sotto l’ombra di un fico e chi, come il sindaco Giuseppe Torchio, si occupa della messa in sicurezza delle strade, dello sfalcio dell'erba e della manutenzione delle rotonde. Come quella di porta San Martino. Un’attività laboriosa, che richiede l'impegno di volontari e operai, ma che sembra attirare anche un’altra categoria di abitanti: i consulenti del fico.

I CONSULENTI DEL FICO: CONSIGLI DALL’ALTO

Sì, avete capito bene. Mentre i lavori fervono, sottolinea il primo cittadino, non manca chi, dall’alto della sua posizione privilegiata su «un albero di fico» (forse per meglio osservare?), si sente in dovere di interrompere i volontari per elargire saggi consigli su come andrebbe fatto tutto.

UN PAESE DI TALENTI (E CONSIGLI NON RICHIESTI)

Torchio, con un tocco d’ironia degno di un poeta dell’estate padana, dipinge il quadro di un paese che sembra eccellere in tutto: dai poeti ai santi, dai navigatori ai capi di Stato, passando per allenatori e ingegneri della domenica. Ma in fondo, aggiunge il sindaco, ‘la tèra l’è basa’ – la terra è bassa, e per lavorare bisogna chinarsi, magari anche sporcarsi le mani.

E così, mentre gli ‘umarèi’ (i curiosi, per dirla in dialetto) osservano e commentano, il vero lavoro continua.

Chissà, forse il prossimo consiglio sarà come salire su una scala per tagliare l’erba. O forse no. In ogni caso, a Bozzolo non ci si annoia mai, soprattutto quando c’è qualcuno che, dall’alto del fico, ha sempre qualcosa da dire e ridire sul lavoro degli altri.

bozzolo

L’accurata pulizia lungo le strade

Intanto «continua l’azione di sfalcio erba e messa in sicurezza di rotonde, incroci ed aree attigue», sospira il sindaco, rassegnato e anche un po’ irritato dalle osservazioni di chi dà indicazioni su come fare le cose, senza però farle in prima persona.

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