L'ANALISI
10 Agosto 2024 - 05:30
CREMONA - Non è ancora percorribile per intero (l’avanconca, attualmente, è recintata) il tratto cremonese della Ciclovia VenTo, la dorsale cicloturistica che corre per circa 700 chilometri lungo gli argini del fiume Po tra Venezia e Torino e ci vorranno ancora alcuni mesi prima del taglio del nastro.
Da maggio, intanto, il cantiere procede per il completamento del tratto compreso fra Piacenza e Stagno Lombardo, circa 60 chilometri, per proseguire poi verso Viadana, 100 chilometri totali. Procedono anche le opere che Filippo Bonali — assistente alla direzione lavori e referente locale del progetto — chiama «piccole cose, poco appariscenti ma indispensabili al completamento dei lavori e alla funzionalità della ciclabile: segnaletica orizzontale e verticale, posa dei parapetti in acciaio corten in sostituzione di quelli in legno ammalorati in località Mento, nel tratto di via Riglio dopo la canottieri Flora e in direzione Crotta d’Adda e Castelnuovo Bocca d’Adda, nel lodigiano».
Nel territorio comunale la ciclovia VenTo arriverà da Spinadesco correndo sull’argine e attraversando la chiavica del Riglio, poi sul Lungo Po Europa passando sotto il ponte sul Po, fino in largo Marinai d’Italia. Gli appassionati delle due ruoti potranno quindi proseguire fino a via del Sale percorrendo l’argine che dalla trattoria la Lucciola corre fra gli impianti sportivi e il parco al Po. Questo tratto non verrà asfaltato, ma avrà l’aspetto della ‘strada bianca’ grazie all’impiego del trattamento di depolverizzazione a tra strati, con ridotto impatto ambientale.
«La Soprintendenza ha chiesto una soluzione più armonica e questa tecnica ha il pregio di mantenere inalterato il contesto paesaggistico», spiega Bonali. Capitolo asfaltature: già percorribili il passaggio di via Riglio per collegare il Lungo Po Europa con via Vulpariolo passando sul ponte delle chiuse, lavori in corso fra Brancere e Stagno e nella golena a Isola Pescaroli con il percorso che si snoda vicino al ponte Verdi costeggiando l’area attrezzata sul fiume. Prematura la previsione di fine lavori, nei tratti completati i cremonesi già pedalano e corrono. E tanta è la voglia di ‘VenTo’ da divellere le transenne sul ponte delle chiuse di via Riglio, in barba ai divieti, per spingersi sull’argine, già asfaltato, di Spinadesco.
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