Olimpiadi, don Piccinelli: ‘Grandeur de la stupidité’

SORESINA - Sarà pur vero che don Angelo Piccinelli, storica guida spirituale di San Siro e dei soresinesi, è prossimo alla partenza, ma il futuro trasferimento non impedisce all’arciprete di lanciare messaggi chiari e senza fronzoli, come d’altronde ha sempre fatto in questi anni con una firma ben riconoscibile. E con ‘nemici’ anche scomodi. Stavolta, addirittura, si tratta delle Olimpiadi. La sua ultima lettera ai parrocchiani, infatti, si intitola ‘Grandeur de la stupidité’ e lascia poco spazio a interpretazioni.

Il parroco sirino striglia gli organizzatori dell’evento mondiale soprattutto per come hanno presentato la manifestazione. E c’era anche da aspettarselo. Ma la sua analisi si spinge oltre: «La sontuosa stupidità gallicana, esibita dall'insolente convivio di apostoli ‘drag queen, per quanto amara e scioccante – scrive infatti il sacerdote riferendosi alla discussa cerimonia d’apertura – è ampiamente superata in gravità dalla diabolica lacerazione inferta al Corpo Mistico di Cristo da chi, sacramentalmente inserito nella successione apostolica, si vuole lucidamente e ostinatamente scismatico, ovvero separato e alternativo a Francesco. Celebrata, nella forma più vistosa e sgangherata, la grandezza della stupidità. Libertà, uguaglianza e fraternità esigono la radicale disponibilità ad accogliere gli altri con le loro convinzioni morali e motivazioni spirituali. Apprezzandone la diversità. Contestandola, semmai, in un confronto aperto e leale, scevro da atteggiamenti di disprezzo e di scherno».

Don Piccinelli saluta la città e i due sindaci

Il parroco di San Siro sta per lasciare dopo 14 anni. Il grazie a Vairani, l’augurio al primo cittadino Tirloni. Il 6 ottobre arriva don Andrea Bastoni