L'ANALISI
09 Agosto 2024 - 17:21
Lo striscione esposto dai sindacati all’ingresso del Busi
CASALMAGGIORE - Anche alla Fondazione Conte Carlo Busi lunedì 16 settembre è previsto uno sciopero, indetto a livello nazionale dalla Fp Cgil, da Cisl Fp, Fisascat Cisl, Uilfpl e UilTuCS nell’ambito della cosiddetta vertenza Uneba (Unione Nazionale Istituzioni e Iniziative di Assistenza Sociale). Uneba è un’associazione di categoria che rappresenta enti del terzo settore come case di riposo, comunità per minori, istituti per disabili, ospedali, cliniche e altri servizi sociali ed educativi.
«Le trattative sono aperte da 17 mesi – spiega Luca Dall’Asta della Fp Cgil – e da 27 mesi è stata presentata la piattaforma. Il contratto è scaduto quattro anni fa e la richiesta è di un rinnovo in linea con gli altri contratti siglati nel settore socio sanitario e assistenziale. Invece Uneba propone un acconto di 50 euro lordi, che corrispondono a circa 35 euro mensili netti sul livello 4s, una riduzione dell’orario di lavoro e il congelamento degli scatti, e subordinare gli aumenti al finanziamento pubblico».
Proposte ritenute inammissibili, considerando l’inflazione che ha eroso il potere di acquisto dei salari. «Alla Fondazione Busi più del 50 per cento del personale – osserva Dall’Asta – è assunto con contratto Uneba». Alla Fondazione intanto c’è stato un cambio di consiglio di amministrazione, collegato alle elezioni comunali. «Mercoledì 10 luglio abbiamo avuto l’aperitivo conoscitivo in fondazione dove abbiamo ribadito le richieste», riferisce Dall’Asta.
«Le proposte fatte da Uneba al tavolo sono irricevibili, 50 euro lordi di aumento significano una media di 35 euro mensili sul livello 4s, cioè solo il 3,58% circa in più, quando l’inflazione in questi anni è a due cifre e il carovita pesa – ha detto Sabrina Negri, segretaria Fp Cgil Lombardia —. Come pesano le condizioni di lavoro, con carichi diventati insopportabili per le carenze di personale, i continui rientri per coprire i turni, il tempo di vita personale sempre più compresso. Lo sciopero è sacrosanto». Oggi pomeriggio non siamo riusciti a metterci in contatto con la presidente della Fondazione, in quanto assente da Casalmaggiore.
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