L'ANALISI
06 Agosto 2024 - 19:52
CREMONA - I mezzi e gli uomini di Aprica avevano ripulito tutto una settimana fa. Ma in via Vulpariolo stamattina era tornato tutto come prima. Un’amara sorpresa che ha indotto la presidente del Comitato di quartiere di Cavatigozzi, Giovanna Bonetti, a scrivere alla polizia locale una lettera di protesta. Stufi dei continui abbandoni di rifiuti, i rappresentanti del Quartiere, infatti, hanno chiesto ripetutamente un’azione più decisa. In particolare il posizionamento di fototrappole per poter sanzionare i responsabili.
Una richiesta che — spiega Bonetti — è condivisa da Aprica, la società del gruppo A2A che si occupa della raccolta dei rifiuti in città, e che è costretta a intervenire in via Vulpariolo ripetutamente: «Sinceramente — scrive Bonetti — faccio fatica a capire cosa osta ad un posizionamento di fototrappola, così come richiesto insistentemente anche da Aprica. Voglio immaginare che, anche se non interessati alla nostra sensibilità, vogliate interessarvi dell’immagine riportata ai turisti che arrivano a Cremona dalla ciclabile Vento».
Il nuovo percorso, infatti, passa sull’argine poco lontano e dall’alto la vista di una discarica a cielo aperto certamente non è un bel biglietto da visita. Via Vulpariolo si trova nella zona industriale a sud del Canale navigabile ed è una traversa non asfaltata di via Riglio. E tutta l’area in realtà è scelta dagli incivili per l’abbandono di rifiuti di ogni tipo. In particolare una discarica ricorrente si accumula in via Riglio all’altezza della rotonda sul canale navigabile. Qui si accampano spesso gruppi di pescatori che poi lasciano sacchi di bottiglie e lattine e altri rifiuti. Ma non solo, durante la campagna elettorale la lista Novità a Cremona, guidata da Alessandro Portesani, aveva segnalato l’abbandono della grossa spazzola rotante di un autolavaggio.
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