L'ANALISI
05 Agosto 2024 - 05:00
CREMONA - Dopo un giugno più clemente dei precedenti e un mese di luglio che, a livello globale, è stato tra i più caldi della storia, agosto apre le porte della grande calura a cui ci hanno abituato i mesi estivi degli scorsi anni. Già ieri i termometri ‘verdi’ delle farmacie segnavano temperature che sfioravano i 40 gradi. E a fronte di quella che si configura sempre più come una vera e propria emergenza anche l’Ats di Cremona si attrezza diffondendo le informazioni utili per la prevenzione dei possibili disturbi legati alle alte temperature e monitorando quotidianamente la situazione.
Occhi puntati in particolare su alcune categorie della popolazione, come rende noto l’agenzia di tutela della salute nel report ‘Anagrafe fragilità - Ondate di calore’: «Costituisce un consolidato scientifico che per i soggetti anziani, con patologie croniche e utilizzatori di farmaci, siano necessarie azioni preventive per mitigare gli effetti del caldo. Oltre il target anziano si vuole riportare l’attenzione anche su altri target usualmente considerati meno sensibili, ma che possono presentare criticità sanitarie proprio in relazione alle eccessive temperature, nella fattispecie bambini con età inferiore a un anno e donne in gravidanza».
Nel cremonese i bambini con meno di un anno di età, stando ai dati riportati dall’Ats di Cremona, sono 2330 mentre gli anziani over 74 sono 49742. Stando ai parametri individuati rispetto ai soggetti a rischio 36524 a rischio medio, 4203 a rischio alto e 793 a rischio molto alto mentre i restanti 8222 sono ritenuti a rischio basso. A fronte di questa situazione anche Arpa Lombardia, diffonde ogni giorno il bollettino ‘Disagio da calore Lombardia’ mentre l’Asst divulga importanti consigli sulle misure di prevenzione da adottare.
«Chi soffre di ipertensione ed è in trattamento può avere un calo importante dei valori pressori con sintomi quali vertigini, annebbiamento della vista, astenia: in questi casi è corretto consultare il medico curante per effettuare una riduzione della posologia della terapia farmacologica. I pazienti che devono prestare maggiore attenzione sono quelli che assumono diuretici, anche in combinazione con altre sostanze, gli anziani che hanno spesso la cattiva abitudine di assumere pochi liquidi e gli sportivi che sudano molto».
Per prevenire questi disturbi gli accorgimenti sono quelli classici della stagione più calda: «È necessario bere molti liquidi (almeno 1 litro e mezzo di acqua al giorno), preferire la frutta e la verdura, in alcuni casi assumere supplementi di potassio, evitando però, gli integratori fai da te senza prescrizione medica». Oltre ai classici consigli l’Asst, con riferimento alle migliaia di cremonesi assiepati nelle società canottieri o esuli in località marittime per le vacanze, ha diffuso anche una nota ‘R-Estate in salute, buone pratiche e falsi miti per un’abbronzatura in salute’ nella quale si chiariscono alcuni dubbi legati ai rischi di un’esposizione al sole che può diventare rischiosa.
L’informativa comincia con una domanda tanto semplice quanto necessaria: «La protezione solare è sempre necessaria?» e prosegue con una risposta che non lascia spazio ad ambiguità: «Sì, considerando bene il fototipo e la durata dell’esposizione al sole. Nel dubbio è sempre meglio scegliere la protezione più alta». Una pratica semplice e essenziale fondamentale per prevenire, oltre che fastidiose scottature, la formazione di «piccole macchie marroni, chiamate lentigo solari, che rappresentano danni minori, ma che possono portare, se cronici o prolungati, all’invecchiamento precoce della pelle e allo sviluppo di neoplasie cutanee».
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