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Punti prelievo, il bando finisce al Tar

La cooperativa L’Abbraccio chiede la sospensione dell’aggiudicazione e il risarcimento del danno

Stefano Sagrestano

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stefano.sagrestano@gmail.com

04 Agosto 2024 - 09:16

Punti prelievo, il bando finisce al Tar

CREMA - Annunciato a fine giugno, è stato presentato nei giorni scorsi il ricorso al Tar da parte dei vertici della cooperativa L’Abbraccio di Crema. Si sono rivolti alla sede staccata di Brescia per ottenere in via cautelare la sospensione dell’efficacia del provvedimento di aggiudicazione della gara e il risarcimento del danno. L’incarico in questione era stato affidato appunto a giugno dall’Azienda socio sanitaria territoriale: è relativo all’affidamento della gestione dei punti prelievo. Un nuovo appalto, che durerà sei anni, per le strutture dislocate in venti Comuni del Cremasco.

La cooperativa L’Abbraccio, che negli ultimi otto anni è stata la titolare del contratto, aveva perso la gara per il rinnovo. Ad aggiudicarsi l’incarico era stata la coop La Rondine. I vertici della prima società erano rimasti perplessi da alcuni dei criteri adottati, che avevano contribuito all’esclusione per pochi decimi di punto, e avevano confermato di voler valutare il ricorso nei confronti del provvedimento di aggiudicazione firmato dal direttore generale dell’Asst Alessandro Cominelli.

Alessandro Cominelli

L’Abbraccio, nel servizio gestito in questi anni, ha impegnato una quindicina di operatori nei punti prelievo (dove si ritirano anche i referti degli esami) a Spino d’Adda, Montodine, Offanengo, Romanengo, Ripalta Cremasca, Ripalta Guerina, Ricengo, Camisano, Capergnanica e Ripalta Arpina, Casale Cremasco, Credera Rubbiano, Chieve, Crema (viale Europa), Monte, Sergnano, Bagnolo, Palazzo Pignano, Scannabue e Vaiano.

Nel complesso in cinque anni e mezzo l’Asst il contratto di gestione vale quasi 670mila euro. Il ricorso con la richiesta di sospendere l’efficacia dell’aggiudicazione, non comporterà l’interruzione del servizio. Per difendersi l’Asst ha già affidato l’incarico a Gabriella Battaglioli, legale del foro di Milano, al costo di 22.598,85 euro.

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