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Mercato coperto: pavimento a pezzi, troppo caro rifarlo

Protesta dei venditori ambulanti: «Rischio cadute». L'assessore Bordo: «Serve un milione, bandi monitorati»

Stefano Sagrestano

Email:

stefano.sagrestano@gmail.com

03 Agosto 2024 - 05:05

Mercato coperto: pavimento a pezzi, troppo caro rifarlo

CREMA - Il rischio sono le cadute, poi c’è la questione del decoro urbano. Sale la protesta degli ambulanti del mercato per le condizioni della pavimentazione, mai riqualificata nonostante siano anni che viene richiesto l’intervento. A questo problema si aggiunge quello legato alla sosta di moto e scooter ai margini dell’area riservata alle bancarelle. In particolare gli esercenti sollevano il caso dei parcheggi a fianco dell’edicola utilizzati abitualmente. Nei giorni di mercato i veicoli di fatto ostacolano il lavoro di chi ha il proprio banco in quel punto. Un problema che interessa anche l’edicola che vede occupato uno dei lati, tanto che i titolari hanno esposto un cartello in cui chiedono cortesemente di non lasciare gli scooter tropo a ridosso della vetrina.

«La situazione deficitaria della pavimentazione è sotto gli occhi di tutti — sottolinea Luigi Severgnini, referente degli ambulanti di Confcommercio —: nei mesi scorsi sono stati fatti solo rattoppi di buche e avvallamenti, un po’ di catrame e via. Interventi non risolutivi. Il fondo andrebbe completamente rifatto. Nell’ultimo anno il Comune ha investito e va bene. Ma la priorità rimane la pavimentazione. Il rischio di cadute è sempre dietro l’angolo e teniamo conto che moltissimi nostri clienti sono persone avanti con gli anni, dunque più soggette».

Da non dimenticare che le pensiline di via Verdi sono anche parcheggio pubblico a pagamento. Centinaia di posti che, nei giorni in cui non c’è il mercato, vengono ovviamente utilizzati da chi lavora in centro o vi si reca per commissioni. Rifare la pavimentazione andrebbe anche nella direzione di migliorare il decoro della zona. «Per quanto riguarda moto e scooter parcheggiati a fianco dell’edicola — conclude Severgnini — siamo consapevoli che si tratti di aree di sosta previste, dunque non sono in divieto. Quello che però vogliamo evidenziare è che questi mezzi schermano il frontale del banco dell’ambulante, impedendo l’accesso ai clienti. La tariffa viene pagata per l’intera estensione del posteggio, evidente dunque che vada trovato un compromesso. Comprendiamo anche il problema dell’edicolante, che ha una vetrina inaccessibile».

Il Comune aveva già pensato l’anno scorso alla riqualificazione del fondo, ma la partecipazione a un bando regionale non aveva ottenuto i frutti sperati. Insomma, senza i fondi in arrivo da Palazzo Lombardia non ci sono soldi per intervenire. L’assessore al Commercio Franco Bordo fa il punto della situazione. «Sugli scooter parcheggiati abbiamo in corso una verifica degli spazi tramite la polizia locale. Per quanto riguarda la pavimentazione, tramite il distretto urbano del commercio abbiamo dato mandato al referente della cabina di regia di tenere monitorati i bandi regionali, europei e di Fondazioni». Per il Comune intervenire solo con risorse proprie è impossibile.

«Un costo stimato tra gli 800 e il milione e 200mila euro — conclude Bordo —: significherebbe tagliare pesantemente altri capitoli di spesa indispensabili. Per il mercato abbiamo già investito 340mila euro, cofinanziati al 50% dalla Regione. Il sistema anti piccioni con il filo elettrico a bassa tensione sta funzionando molto bene, poi la tinteggiatura completa delle pensiline, i nuovi attacchi elettrici per i banchi frigo degli ambulanti, la sistemazione di lampade rotte e le riparazioni sui tetti per rimediare alle infiltrazioni».

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