L'ANALISI
CREMONA: IL FRONTE DEI QUARTERI
02 Agosto 2024 - 18:15
Ladro in azione
CREMONA - Quartiere Sant’Ambrogio, notte tra giovedì e oggi. Attraverso le telecamere, un residente ha visto muoversi un tizio ‘incappucciato’ nei pressi di casa sua. Il forte sospetto che fosse un ladro lo ha spinto a chiamare immediatamente il 112. Probabilmente, il ladro si è accorto di essere sotto tiro ed è fuggito prima che arrivassero le pattuglie della squadra volante impegnate nel controllo del territorio. I poliziotti hanno fatto un sopralluogo nelle vie vicine per rintracciare il presunto malvivente, senza risultato.
«Per quanto riguarda la sicurezza nel quartiere, prima male, adesso uguale se non peggio. La polizia locale che dovrebbe girare nel quartiere non si vede. La sera gli abitanti hanno paura ad uscire. Abbiamo bisogno di più controlli anche di giorno. C’è un problema di illuminazione in un parchetto dietro le case popolari di via Sesto. E c’è un problema di topi». Da due anni Lionella Leoni è presidente del Quartiere 1, che comprende le zone sant’Ambrogio, Incrociatello, via Sesto e Risorgimento. Da due anni segnala quello che non va «sulla chat WhatsApp di vicinato». Due esempi recenti. «Segnalo che nel parcheggio di via Castelleone 12, sono stati rotti i finestrini a tre autovetture»; «È appena crollato sulla pista ciclabile di via Sabbie, altezza civico 12, un albero morto da tempo. È abbastanza pericoloso».
Anche gli abitanti sfruttano la chat di vicinato, «perché più rapida», sottolinea la presidente Leoni. È che «con il cambio della giunta, sono cambiate le modalità di segnalazione. Se prima potevi messaggiare qualsiasi cosa ai vigili attraverso la chat di vicinato, adesso bisogna inviare una mail. Il fatto che io debba scrivere una mail per segnalare i problemi dei quartieri, dalla sicurezza alla presenza di topi, non mi sembra logico, perché il messaggio WhatsApp è più veloce di una mail. Non solo, le mail c’è il rischio che non vengano aperte. Io ho sempre lavorato con la chat su WhatsApp».
Per Leoni «il metodo e l’approccio sono sbagliati». I suoi bersagli sono l’assessore alla Sicurezza e Polizia locale, Santo Canale, e la vicesindaca Francesca Romagnoli con delega ai Quartieri. «Il 4 luglio scorso, è arrivata una comunicazione della polizia locale a tutti i presidenti di Quartiere - spiega Leoni —. Vi è scritto: ‘Si ritiene utile ribadire a tutti gli iscritti alla presente chat ‘Controllo di vicinato’ dei singoli quartieri quali sono gli ambiti di intervento per i quali va attivato questo strumento al fine di evitare l’invio di messaggi non confacenti allo scopo istitutivo. Si confida in un corretto utilizzo e si ringrazia per la collaborazione».
Nella comunicazione successiva si precisa: «Come indicato nella nota trasmessa ieri, le segnalazioni inerenti problemi di traffico, inclusi i guasti semafori, vanno segnalati tramite i normali canali telefonici e NON mediante questa chat. La centrale si attiva comunque per la problematica segnalata al semaforo di vai Sesto». «Il semaforo che non funziona non è sicurezza?», rilancia la presidente Leoni, che ne ha anche per la vicesindaca Romagnoli: «Mi ha detto: ‘D’ora in poi, tutti i vostri problemi dovete scriverli a me via mail’. Le ho risposto: ‘E se tu sei in ferie?’. Ripeto: il metodo e l’approccio sono sbagliati».
Tirato in ballo da Leoni, Canale, assessore da tre settimane, fa notare che si è insediato il 9 luglio scorso, ovvero cinque giorni dopo la nota inoltrata dalla polizia locale ai presidenti dei Comitati di quartiere. «La chat è sicuramente utile», premette l’assessore, il quale, però ritiene come «in caso di emergenza, l’intervento l’intervento immediato più veloce e più, sia di chiamare subito la sala operativa della polizia locale - l’operatore è presente h24 - o il numero unico di emergenza 112».
Un esempio concreto: «Se vedo una persona che ronza attorno alle ville del quartiere, meglio chiamare la sala operativa o il 112. Se poi, ad esempio, vedo quella persona scappare su un’auto, in attesa dell’arrivo delle pattuglie, è utile scattare una fotografia e inviarla sulla chat, anche per avvisare gli altri residenti». Da Canale, l’invito ai cittadini «a chiamare sempre la sala operativa o il 112. Va bene poi attenzionare, è un qualcosa in più».
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