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‘Ostaggi’ ai raggi X, analisi sulla tela storica

Il dipinto del 1879 racconta l’assedio del Barbarossa: verrà studiato da un team di esperti

Stefano Sagrestano

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stefano.sagrestano@gmail.com

31 Luglio 2024 - 05:15

‘Ostaggi’ ai raggi X, analisi sulla tela storica

Il dipinto di Gaetano Previati ‘Gli ostaggi di Crema’ conservato nel Museo civico di Crema e del Cremasco

CREMA - Un legame storico che affonda le sue radici nell’alleanza contro l’imperatore Federico I Barbarossa, un legame, quello con il capoluogo lombardo e con le differenti istituzioni milanesi, che l’amministrazione guidata da Fabio Bergamaschi continua a rinsaldare partendo dalla cultura. Con l’obiettivo di conservare e valorizzare il patrimonio del museo e rafforzare la collaborazione con gli altri enti pubblici culturali, il Comune ha deciso di sostenere i costi delle analisi non invasive, funzionali al lavoro di ricerca storico-artistica che Elisabetta Staudacher, responsabile dell’archivio storico della Permanente, condurrà sull’opera ‘Gli ostaggi di Crema’, realizzata nel 1879 dal pittore Gaetano Previati. Con Staudacher collaborerà il conservatore del museo Alessandro Barbieri.

La tela è di proprietà della Pinacoteca di Brera di Milano e fu concessa in deposito nel 1961 al Civico. Da allora è una delle più iconiche e di prestigio presenti nel complesso. «Questo intervento – chiarisce l’assessore alla Cultura Giorgio Cardile – risponde all’obiettivo di inizio mandato di mettere in campo iniziative di studio, approfondimento e tutela della nostra storia e più in particolare della storia dell’arte cremasca e del Paese. Siamo ancora più convinti che gli enti locali debbano svolgere il proprio ruolo relativamente alla ricerca scientifica. Questo è il motivo per cui in questo biennio abbiamo scelto di investire su progetti di certificata valenza scientifica che ci hanno permesso di creare rapporti nuovi e rinsaldare quelli storici con enti museali ma anche con differenti università lombarde.

L'assessore alla Cultura Giorgio Cardile

Silvia Scaravaggi, responsabile dei Servizi culturali, aggiunge: «Questa collaborazione rientra nel programma di valorizzazione del patrimonio che il nostro museo conserva e promuove con il coordinamento del conservatore». A partire da metà settembre nella pinacoteca, senza la necessità di movimentare l’opera, verranno condotte dal laboratorio di restauro di Torino Thierry Radelet una serie di analisi (fluorescenza ultravioletta, infrarosso falso-colore, infrarosso bianco-nero, radiografia digitale, fluorescenza a raggi X) per verificare la presenza di disegni e studiare i materiali dei pigmenti.

Confluiranno nella pubblicazione di una monografia capace di valorizzare l’opera che rappresenta uno degli episodi più noti, cruenti e simbolici della storia di Crema: l’assedio della città messo in atto da Federico Barbarossa. Proprio l’opera del Previati verosimilmente fu fonte di ispirazione per i più importanti pittori cremaschi del ’900 quando furono chiamati a partecipare nel 1962, nell’anniversario dell’assedio, al concorso indetto dall’amministrazione comunale per dipingere la tela che sarebbe stata ospitata nella sala del consiglio comunale, da allora aula degli Ostaggi, dedicata proprio ai cremaschi caduti per difendere la città.

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