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LUGLIO TORRIDO

Caldo, in fuga dalla canicola nelle canottieri rifugio

Giorni bollenti, temperature e umidità ‘infernali’ destinate a peggiorare ancora. Società sul Po meta privilegiata. E si cerca ristoro anche nei centri commerciali

Andrea Gandolfi

Email:

agandolfi@laprovinciacr.it

29 Luglio 2024 - 05:00

Caldo, in fuga dalla canicola nelle canottieri rifugio

CREMONA - Temperatura e umidità da record comunque di breve durata (perché da oggi e per i prossimi sette giorni il clima è destinato a farsi ancora più incandescente) a Cremona e nel territorio in questa settimana. Al netto di quanto non dovrebbe stupire - trovandoci nel pieno dell’estate - il trend si mantiene al di sopra delle medie stagionali, seguendo la strada ormai spianata di un crescente surriscaldamento globale che non sembra poter incontrare ostacoli tali de generale un’eventuale inversione di rotta.


Ore bollenti, quindi, che riducono a poco più di un deserto i centri abitati durante il giorno, e guidano come una sorta di pifferaio magico l’esodo verso società canottieri e piscine in cerca di rifugio; creano code davanti alle gelaterie e finiscono per avvantaggiare (verrebbe da dire una volta di più) la capacità di attrazione dei centri commerciali, dove qualche ora gradevole in tema di temperature è comunque a disposizione gratuita di chiunque lo voglia.


Bagni, sieste rigorosamente all’ombra (solo se c’è), gelati e bibite, qualche ormai rara fontana e - per cercare di garantire la sopravvivenza domestica, specie nel caso degli anziani e comunque di chi non può muoversi - batterie rafforzate di autodifesa. Con la ‘caccia’ a condizionatori e ventilatori di ogni tipo, senza disdegnare in caso di necessità più datati o inusuali ventagli.

Perché tutto è lecito, fuorché arrendersi ad una temperatura ‘infernale’ che ormai ogni anno sembra ripresentarsi più aggressiva, e chiedere soprattutto il ricorso a più sorsi d’acqua possibile durante la giornata. Con almeno una nota positiva (per questa parte d’Italia) rispetto a periodi non lontani: grazie ad una primavera ugualmente atipica, siccità e scarsità d’acqua per uso domestico restano fantasmi evanescenti. Chissà, forse fa troppo caldo anche per loro.

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