L'ANALISI
28 Luglio 2024 - 09:51
Matteo Piloni e Marcello Ventura
CREMONA - La ‘guerra dei soldi’: la combatte la politica, senza esclusione di colpi. Scontro cremonese a Milano: visioni differenti, e polemica accesa, sulle risorse messe a disposizione del territorio dalla Regione. E Cremona contro Roma: i tagli ai fondi per i Comuni, il nodo cui le amministrazioni rischiano seriamente di attorcigliarsi.
Era stato il consigliere regionale del Partito Democratico, Matteo Piloni, ad aprire il fronte regionale.
«Presentando migliaia di emendamenti – aveva rivendicato Piloni — abbiamo costretto la giunta Fontana e il centrodestra a correggere alcune scelte sciagurate. In particolare, abbiamo ottenuto un impegno di trenta milioni di euro per il recupero degli alloggi Aler sfitti, che in Lombardia sono 22.500 e in provincia di Cremona 1.301. E abbiamo ottenuto anche l’impegno a garantire il trasporto agli studenti con disabilità e a stabilizzare le risorse per l’assistenza ai disabili gravi e gravissimi. Siamo orgogliosi dei risultati ottenuti e continueremo per questo a lottare per la svolta sociale di cui la nostra regione ha bisogno, ma l’assestamento resta una pessima manovra di bilancio, priva di una programmazione e di una prospettiva concreta, soprattutto a livello territoriale».
Nello specifico, Piloni si riferisce agli ordini del giorno che interessavano la provincia e che non sono stati accolti. «Una bocciatura figlia delle divisioni tra giunta e maggioranza, che purtroppo ha visto anche il voto contrario dei colleghi Ventura e Vitari che, invece, avrebbero dovuto sostenere gli interessi del nostro territorio – aggiunge il veleno in coda, il consigliere dem —. Bocciare l’incremento delle risorse per coprire l’aumento dei costi della tangenziale di Dovera, oppure bocciare la gronda di Casalmaggiore, opera che serve non solo al Casalasco ma a tutta la provincia, così come bocciare la necessità di aumentare posti letto nell’ambito cremasco, che soffre di una carenza e di uno squilibrio a livello regionale, significa non voler dare risposte a delle necessità del nostro territorio. Bocciarle solo per problemi tutti interni alla maggioranza, dimostra come la destra che governa la nostra regione sia davvero incapace di dare risposte si nostri territori».
La replica di Marcello Ventura, consigliere regionale di Fratelli d’Italia: «Piloni mente sapendo di mentire — va immediato al contrattacco, Ventura —. Perché la verità è che il centrodestra ha sbloccato oltre tre milioni di euro per la sanità del territorio, destinando in particolare una cifra importante alle Asst di Cremona e Crema per consentire l’acquisto di macchine e attrezzature moderne, capaci di aumentare l’efficienza e la qualità dei servizi offerti. Secondariamente, sono state sbloccate risorse per mezzo milione di euro a favore della viabilità provinciale e in particolare per la messa in sicurezza delle strade di competenza della Provincia».
Ecco che, allora, nell’ottica di Vettura la critica di Piloni ad una maggioranza «che ha sbloccato ingenti risorse, senza aumentare di nemmeno un euro la pressione fiscale sui cittadini», è «strumentale».
Anche per un’altra ragione: «L’ordine del giorno presentato da Piloni non era altro che uno tra gli oltre novecento depositati dalla minoranza solo ed esclusivamente per fare ostruzionismo. Chiaramente, quelle richieste, essendo numerose e con costi insostenibili, non potevano essere accolte nella loro totalità. Ma ancora una volta, il Partito Democratico preferisce strumentalizzare indegnamente le corrette richieste del territorio per screditare una giunta e una maggioranza che quotidianamente lavorano per le istanze e le esigenze dei territori».
La conclusione: «Piloni mostra per l’ennesima volta la sua idea di politica: è quella di infangare e non di proporre. E questa è anche la differenza fondamentale tra il centrodestra che lavora e il centrosinistra ostruzionista, talmente privo di idee che l’unica soluzione rimastagli è quella di gettare fango. Stia tranquillo: i lombardi sanno distinguere le chiacchiere dalla concretezza».
Fine della storia? Macché. Replica della replica: «Il bilancio è l’occasione in cui fare scelte. Io ho presentato due proposte per il nostro territorio: sostenere l’aumento dei costi per la realizzazione della tangenziale sulla Bergamina, una delle strade più pericolose della regione, e la richiesta di sottoscrivere un accordo di programma per realizzare la tangenziale di Casalmaggiore, opera utile per lo sviluppo di tutta la provincia. Ventura ha scelto di votare contro. Legittimo, ci mancherebbe. Ma è un fatto. Per me inconcepibile, perché si è trattato di un voto contro gli interessi del territorio — ribatte di nuovo, Piloni —. Dal canto suo, Ventura, si è accontentato delle briciole, ottenendo 250mila euro per asfaltare le strade della provincia. Soldi che, per chi conosce i costi delle asfaltature, sono davvero ben poca cosa. Per quanto riguarda gli investimenti in sanità che Ventura prova ad intestarsi, è sufficiente ricordare che queste risorse erano già state previste e inserite in una delibera del 3 giugno scorso e già comunicate alle Asst, ben prima del bilancio. Evidentemente, la giunta Fontana ha lasciato credere alla sua maggioranza, Ventura compreso, di aver contribuito a una scelta che in realtà era già stata presa e deliberata. Un po’ come la vendita della fontana di Trevi di Totò». Arriverà il sequel?
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