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CASALMAGGIORE

Controlli Tao, allarme all’Oglio Po

Si è dimesso il medico del laboratorio analisi che si occupava dei pazienti ‘scoagulati’. Toscani: rischio trasferimento a Cremona. L’Asst rassicura: il servizio verrà garantito sul territorio

Davide Luigi Bazzani

Email:

davideluigibazzani@gmail.com

24 Luglio 2024 - 05:25

Controlli Tao, preoccupazione all’Oglio Po

CASALMAGGIORE -  Il centro TAO (Terapia Anticoagulante Orale) dell’ospedale Oglio Po sta vivendo una fase di transizione, in seguito alle dimissioni, per motivi personali, presentate dal medico referente del laboratorio analisi Maria Del Pilar Esteban, tanto da far temere possibili trasferimenti di pazienti a Cremona. Ma l’Asst nega che possa esserci questo rischio e rassicura: siamo già impegnati a trovare una soluzione, il servizio resterà in funzione all’Oglio Po.

La situazione coinvolge circa 200 pazienti sottoposti alla terapia con il Coumadin e circa altri 900 che assumono farmaci di tipo diverso. La terapia anticoagulante è prescritta a persone con condizioni che aumentano il rischio di trombosi, come la fibrillazione atriale, la trombosi venosa profonda, o dopo interventi chirurgici come l’inserimento di una valvola cardiaca artificiale. 

tao

Claudio Toscani, medico in pensione e presidente dell’Associazione Amici dell’Ospedale Oglio Po di Casalmaggiore, afferma: «Il problema esiste e presto speriamo di poter incontrare il direttore generale dell’Asst, Ezio Belleri, con cui ci siamo già sentiti, per parlarne in modo approfondito. Noi abbiamo qualche idea in proposito da proporre perché vogliamo assolutamente evitare il rischio che persone prevalentemente anziane debbano fare un viaggio sino a Cremona per questi controlli e vogliamo che il medico sia presente».

I pazienti ‘scoagulati’ necessitano di controlli periodici per assicurarsi che i livelli di anticoagulazione siano sufficienti per prevenire coaguli senza aumentare il rischio di sanguinamento, identificare eventuali effetti collaterali o complicanze derivanti dalla terapia e modificare la dose del farmaco in base ai risultati dei test e alle condizioni cliniche del paziente. Oltre ai test di laboratorio, è fondamentale che i pazienti si confrontino con i medici per discutere i risultati e qualsiasi sintomo o problema correlato alla terapia anticoagulante.

Dall’Asst, come si diceva, giungono rassicurazioni perché sono già state avviate le ricerche del medico che possa sostituire la dimissionaria. Attualmente i pazienti sono seguiti in rete, tramite la telemedicina, dal Centro ermostasi e trombosi di Cremona diretto da Sophie Testa, che sta collaborando anche con i medici di Medicina generale. Nessuno è lasciato solo, insomma. Però adesso occorre trovare un medico che sostituisca in presenza, all’Oglio Po, la dottoressa Del Pilar. Non sarà un’operazione immediata, servirà del tempo.

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