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Cineturismo, mille visitatori in tre giorni sulle tracce dell'Oscar

All’Info point accessi da tutto il mondo e code per raggiungere il fontanile Quarantina e il laghetto dei Riflessi

Dario Dolci

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22 Luglio 2024 - 05:05

Cineturismo, mille visitatori in tre giorni sulle tracce dell'Oscar

CREMA - Troppo piccola per contenerli tutti. E infatti, tutti non entrano. Per ogni gruppetto, ne entra uno e gli altri, o le altre, aspettano fuori. E quindi, le registrazioni delle presenze turistiche in città, ormai sono inferiori al numero reale di visitatori, che è in crescita esponenziale. «Viaggiamo su una media di 200 ingressi al giorno all’Info point – afferma il vice presidente della Pro loco, Franco Bianchessi – ma i turisti in circolazione sono indubbiamente di più. Facciamo fatica a dare retta a tutti e spesso si crea la ressa nei nostri locali». Che nove turisti su dieci vengano a Crema sulle orme del film da Premio Oscar ‘Call me by your name’ è perfino superfluo ricordarlo. Che nove su dieci siano stranieri, anche. Che l’età media sia quasi sempre Under 30, pure.

«La percentuale è quella – prosegue Bianchessi – e basta guardare il registro delle presenze per averne conferma». La cosa bella è che a Crema viene il mondo intero, non solo inteso come numeri, ma anche come provenienza geografica. «Solo nel weekend- aggiunge il vice presidente – abbiamo avuto gente da Irlanda, Lituania, Svezia, Danimarca, Francia, Germania, Turchia, Olanda, Portogallo, Inghilterra, Polonia, Austria, Spagna, Repubblica Ceca, ma anche Cina, Corea del Sud, Argentina, Messico, Stati Uniti, Canada, Giappone, Brasile, Honduras e Kazakistan. Ma c’è addirittura chi viene dall’Australia».

Il che significa che c’è chi fa il giro del mondo per venire a Crema. Sì, avete capito bene, Crema, la piccola, pacifica e borghese Crema. Un puntino nell’universo, prima che al regista Luca Guadagnino saltasse in mente di venire proprio qui a girare le scene del suo ‘Chiamami con il tuo nome’, per definire il quale è meglio utilizzare il titolo in inglese, considerato che ormai nella sede della Pro loco si parla solo l’idioma di Albione. Per capire come l’affluenza in questo periodo estivo sia in vertiginoso aumento, basta fare due passi in piazza Duomo o per il centro città. I turisti, quasi sempre giovani o giovanissimi, ma anche tante famiglie, arrivano preferibilmente in treno.

La prima meta è l’Info Point, dove ricevono informazioni, depliant, cartine e dove acquistano i gadget da portare a casa come souvenir. Poi iniziano a piedi il tour della città, per vedere i luoghi delle riprese del film. Quindi, noleggiano una bicicletta e partono verso il circondario. Sulla strada che porta al fontanile Quarantina di Farinate, in queste settimane sembra esserci la processione. Idem per il laghetto dei Riflessl di Ricengo.

I turisti non hanno paura a sciropparsi anche una cinquantina di chilometri al giorno in bicicletta per andare a bagnarsi dove lo hanno fatto Elio e Oliver, i protagonisti del film. «Il noleggio delle bici va a gonfie vele – conclude Bianchessi -; peccato che la domenica non funziona perché manca l’assistenza». Un passo alla volta ci si arriverà. Anche perché l’invasione non si ferma, nemmeno sei anni dopo l’uscita del film. Perché la domanda non è quanta gente è già venuta a Crema. La domanda è, quanta ne deve ancora venire?

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