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SONCINO

Rose devastate da grandine e infestanti

Triste spettacolo fra i giardini di piazza Manzoni messi a dura prova nelle ultime settimane. Amici della Rocca e vivaisti in azione per ripristinare la bellezza originaria delle essenze

Andrea Niccolò Arco

Email:

andreaarco23@gmail.com

20 Luglio 2024 - 17:23

Rose devastate da grandine e infestanti

SONCINO - Gli Amici della Rocca hanno dato il via alla loro ‘mission Impossible’: stavolta, purtroppo, non si tratta però di un film ma della cruda realtà e in ballo non c’è il successo di una pellicola hollywodiana ma la fioritura dell’intera piazza Manzoni, con le sue 300 Rose Sevillane che sono state devastate dalla pioggia e della grandine. E non è tanto il meteo, che non si è fatto più clemente ma quantomeno ha smesso di tormentare la cittadina coi rovesci, a spaventare. Sono più che altro gli infestanti. Quel che è sopravvissuto alla bomba d’acqua, infatti, è stato preso di mira dagli insetti che stanno banchettando sui rimasugli dei rametti, impedendogli di crescere. In parole povere: quelle foglie delle rose che la grandine ha mancato, se le mangiano i bruchi e poco si può fare, almeno a mani nude.

rose

Com'erano le rose prima della grandine

I volontari, che è bene ricordare stanno facendo tutto di tasca hanno provato il ‘rimedio della tradizione’, ma acqua e sapone non sono bastati. Adesso sono scesi in campo anche i vivaisti. L’ultima speranza è l’insetticida a bassa intensità (perché comunque si è in centro storico, ndr). Adesso non resta che attendere il risultato. In compenso, vada come vada, si può già tirare un sospiro di sollievo: «Speriamo nella fioritura quest’anno, faremo tutto il possibile. Non dovessimo riuscire nell’intento, comunque – assicura Mauro Belviolandi, presidente degli Amici della Rocca che hanno creato il ‘giardino rosso’ di Soncino –, il tutto è solo rimandato al 2025. I cespugli sono sani, non c’è alcun rischio».

La domanda sorge comunque spontanea: perché dannarsi tanto per dei semplici fiori? In fin dei conti ci sono professionisti che stanno rinunciando al tempo libero e persino alle ferie per ‘cuocersi la pelle’ sotto al sole e salvare una piantina. La risposta, in realtà, è piuttosto ovvia per chi abita nel gioiello sull’Oglio. Quel piccolo spazio verde nella piazza delle elementari è un simbolo del borgo medievale in ogni senso: lì è dove arrivano i bambini quando scendono dalla scuolabus prima di andare a scuola; lì è dove arrivano i turisti che, passato il Naviglio, vogliono vedere il castello; lì è dove si siedono le coppiette di sera, quelle di tutte le età, e coronano momenti speciali. E l’hanno creato dei soncinesi, gratis, perché ci tenevano. Ecco perché adesso ci tengono anche tutti gli altri.

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