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Irruzione al Parco del Tinazzo: rubati circa 150 euro

Appello dei titolari ai ladruncoli ripresi dalle telecamere: «Venite a trovarci, ridateci le monetine e chiedete scusa»

Andrea Niccolò Arco

Email:

andreaarco23@gmail.com

06 Luglio 2024 - 12:40

Irruzione al Parco del Tinazzo: rubati circa 150 euro

I ladri ripresi dalle telecamere di sorveglianza

SONCINO - Fanno irruzione al Parco del Tinazzo, la meravigliosa oasi verde del borgo appena riaperta dopo più di un decennio di abbandono, e rubano il fondo della cassa. Il bottino arriva forse a 150 euro, perché fortunatamente l'incasso era stato messo al sicuro, ma non è tanto il maltolto in sé a far imbestialire i cittadini del Gioiello sull'Oglio, quanto più il gesto. Sì perché, per chi abita all'ombra della rocca, il Tinazzo è da sempre quel luogo sicuro e intoccabile, dove amici e famiglie possono scappare dalla quotidianità di un paese che sta diventando città e rilassarsi facendo un piccolo viaggio nel tempo. Non solo: rubare, per quanto poco, proprio a dei soncinesi che ci hanno messo anima e cuore per salvare un monumento paesaggistico caro a tutti, è abbastanza da vigliacchi.

Fortuna vuole, almeno per i razziatori improvvisati, che i titolari del Parco siano persone molto comprensive: «Venite a trovarci, ridateci le monetine e chiedete scusa. Dimentichiamo tutto, insieme. Capita, da ragazzi, di fare delle bravate che poi sfuggono di mano pensando magari di rendere il fine settimana più 'eccitante'. L'importante è rendersi conto di quello che si è fatto e imparare la lezione».

Un appello che profuma di generosità se si considera che i giovanissimi (pare almeno dai fotogrammi) non si sono distinti come novelli Diabolik e, anzi, hanno fondamentalmente posato come modelli davanti alle telecamere venendo inquadrati perfettamente. La denuncia, come da prassi, già raccolta dall'Arma di via Milano. Per riconoscerli e bussare alla porta dei genitori i militari probabilmente non ci metteranno molto. Però c'è ancora una possibilità, bisogna solo stare attenti alle lancette dell'orologio: «Siamo qui, ci trovate al Parco. La denuncia? La ritireremmo subito, non è quello che ci importa». Chissà che non si arrivi a un 'lieto fine'.

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