L'ANALISI
20 Luglio 2024 - 14:37
CASALMAGGIORE - L’avvocato Giovanni Bertoletti ha depositato una richiesta formale per opporsi all’archiviazione del caso riguardante la morte di Arianna Zardi, avvenuta 23 anni fa. La decisione è stata presa dopo un’attenta revisione degli atti e numerose riflessioni insieme alla sorella della vittima, Sara Zardi. Arianna, impiegata di 25 anni, era una studentessa di Teologia appassionata di religioni e frequentava la comunità locale dei Testimoni di Geova. Il 30 settembre 2001, uscì di casa e fu trovata senza vita due giorni dopo sotto un ponticello a Torricella del Pizzo, dai suoi zii.
La Procura aveva aperto un fascicolo per omicidio volontario contro ignoti, ma ora ha richiesto l’archiviazione ipotizzando una caduta accidentale. Tuttavia, l’avvocato Bertoletti sostiene che ci siano elementi che contraddicono questa ipotesi. «Ci sono elementi incompatibili con una caduta», afferma. Tra questi, una macchia di sangue sulla borsetta di Arianna, un segno sul polso, un reperto di DNA sugli slip che mostrava tracce miste di più individui, compreso un soggetto di sesso maschile. Inoltre, un’impronta sul ginocchio, inizialmente attribuita a un pneumatico, non risultò compatibile con tale ipotesi, ma piuttosto con la suola di una scarpa. «Si può anche ipotizzare che Arianna sia scivolata, ma tutti questi elementi non si conciliano con una caduta accidentale» ribadisce Bertoletti. «Crediamo sia necessario un ulteriore approfondimento».
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