L'ANALISI
19 Luglio 2024 - 15:11
CREMONA - È ritornato qui dove tutto ha avuto inizio, la caserma Col di Lana. «Qui ho mosso i primi passi da militare, dal 2003 al 2008 come tenente e capitano, comandante di compagnia». Il colonnello Roberto Spampanato, 46 anni, vi torna da comandante, il 29esimo, del X Reggimento Genio Guastatori. Una accoglienza «calorosa», e una rimpatriata. «Ho trovato tanti colleghi, tanti amici anche dell’epoca, la città è stupenda come lo è sempre stata». Guarda al futuro, il nuovo comandante Spampanato: «Sarà sicuramente ricco di impegni e faremo del nostro meglio come è sempre stato fatto sino ad oggi da tutti i comandanti che mi hanno preceduto».
L’ultimo, il colonnello Vincenzo Criscuolo, che dopo quasi due anni (è arrivato a settembre del 2022), lascia Cremona per un nuovo, prestigioso, incarico a Roma presso il Gabinetto del ministro della Difesa. Alle 10.30 di oggi il saluto; toccante la cerimonia. La fanfara dell’XI Reggimento bersaglieri, un reparto di formazione del X Reggimento con le compagnie Valanga, Giaguaro, Teste dure e Tempesta. È assente la compagnia Uragano, perché impegnata in teatro operativo estero.
Il labaro nastro azzurro, i medaglieri, i labari delle associazioni combattentistiche, i gonfaloni della provincia e della città di Cremona, gli onori alla bandiera di guerra del X, l’Inno d’Italia, gli onori al 73esimo comandante della 132ª Brigata corazzata Ariete, il generale di Brigata Domenico Leotta, che passa in rassegna le truppe schierate, accompagnato dal neo comandante Spampanato. È un discorso pieno di gratitudine quello del colonnello Criscuolo. Il grazie ai rappresentanti delle istituzioni, «a tutta la città di Cremona che ha accolto me e la mia famiglia con grande calore, facendoci sentire subito a casa».
Si rivolge agli uomini e donne del Reggimento, «vero cuore pulsante di questo reparto. Posso dire che ci siamo capiti subito: motivazione, valori, addestramento fisico, preparazione professionale, i miei principi cardine, le mie pietre miliari che ho provato ad instillarvi sin dal primo giorno. Siete ragazzi fantastici. Non vi accontentate mai e mantenete sempre alta l’asticella, vivete ogni giorno con la curiosità di imparare sempre qualcosa di nuovo. Siate generosi con i vostri giovani colleghi, siate fieri di tutto il vostro lavoro e la vostra missione. Siate sempre pronti, addestrati e preparati , perché questa è la ragion d’essere di ogni soldato. Voi in questo modo sarete in gradi di intervenire in qualunque situazione. Siate sempre portatori di messaggi di pace, di unione e di libertà. L’Italia, la nostra amata Patria, deve poter contare sempre sulla vostra generosità e dedizione incondizionata. Siate aperti al cambiamento, perché l’unico modo per evolversi è crescere. Rifuggite la comfort zone che è riparo per uomini vili e senza ideali, abituati a sopravvivere piuttosto che a vivere la vita. Siate felici ogni giorno della vostra vita, non lasciate che un solo momento delle vostre giornate non sia intriso di gioia di vivere, felicità e gratitudine per il dono e il miracolo della vostra esistenza. Vi abbraccio tutti e vi porterò sempre con me».
Da marito, Criscuolo ringrazia sua moglie Eloisa, «sempre al fianco di questo ragazzo conosciuto più di 20 anni fa. Senza di te, non sarei l’uomo di adesso». E ai suoi due figli, «che sono la mia vita», esprime «l’orgoglio di padre nel vederli affrontare con coraggio e responsabilità tutti i cambiamenti che ho costretto loro a vivere, al seguito di questi sette traslochi che abbiamo effettuato insieme negli ultimi 15 anni. Insieme è la parola chiave: insieme noi faremo tutto, perché l’amore che ci unisce è più forte di qualunque ostacolo materiale».
Nel passaggio delle consegne, il colonnello Vincenzo Criscuolo rivolge un augurio al suo successore Roberto Spampanato. «Caro Roberto, ti do subito un consiglio da anziano: il tuo compito sarà quello di continuare a lavorare nella stessa direzione sulla quale il Reggimento sta procedendo. Servi i tuoi uomini e non servirtene, cammina a barra dritta, non fermarti difronte agli ostacoli, ci saranno momenti duri, ma chiedi ai tuoi uomini e loro ti daranno tutto. Fidati di loro e vedrai che non ti fermerà nessuno. Ovviamente, quando avrai bisogno io ci sarà sempre. In bocca al lupo amico mio».
Nel suo intervento, il generale di Brigata, Domenico Leotta, esprime a Criscuolo «il ringraziamento della Forza Armata per aver compiuto appieno il suo ruolo; l’unità che sino ad oggi ha condotto risulta addestrata, efficiente e pronta a tutti gli impegni che la Nazione intenderà affidare. A Vincenzo rinnovo il mio ringraziamento per quanto ha fatto e gli auguro, a nome di tutta la Brigata Corazzata Ariete, buona fortuna per il nuovo e prestigioso incarico presso il Gabinetto del ministro della Difesa», Leotta ringrazia la moglie e i figli di Criscuolo «che hanno condiviso i sacrifici giornalieri. Voi vi meritate di essere guastatori del X ad honorem».
Al neo comandante Spampanato dice: «Ti stai mettendo in sella ad un cavallo di razza, addestrato, che tuttavia conserva la sua indole. Quindi, stringi bene le gambe, alza la testa, prendi le redini in mano e conduci il cavallo verso gli ostacoli che ti si porranno davanti, nella consapevolezza che l’animale è già addestrato. Ti auguro un sereno periodo di comando».
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