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CREMONA: L'INTERVISTA

Guastatori, Criscuolo lascia il comando: «Anni entusiasmanti»

Oggi alle 10.30 il passaggio del testimone alla Col di Lana, il bilancio del comandante uscente

Giacomo Guglielmone

Email:

gguglielmone@laprovinciacr.it

19 Luglio 2024 - 05:15

Guastatori, Criscuolo lascia il comando: «Anni entusiasmanti»

Il colonnello Vincenzo Criscuolo

CREMONA - Arrivato a Cremona nel settembre 2022 dal Comitato Militare dell’Unione europea, il colonnello Vincenzo Criscuolo lascia oggi il comando del X Reggimento Genio Guastatori. Alla Caserma Col di Lana questa mattina la cerimonia di avvicendamento con il colonnello Roberto Spampanato. La cerimonia comincerà alle 10.30 con lo schieramento dei reparti. Poi gli onori al comandante, alla bandiera di guerra e alle autorità. Quindi l’intervento di Criscuolo che leggerà la formula di cessione del comando. Infine l’intervento delle autorità e gli onori finali.

Questi anni trascorsi a Cremona sono stati impegnativi dal punto di vista operativo. Quale bilancio traccia in merito all’attività svolta e ai rapporti con enti, istituzioni, società civile, cittadinanza?
«Sono stati due anni molto impegnativi, ricchi di sfide assolutamente entusiasmanti. Siamo stati impegnati nell’approntamento del personale per diverse attività operative sia di interesse nazionale come l’operazione Strade Sicure, sia di interesse internazionale in ambito di teatri operativi esteri. Inoltre siamo stati interessati da numerosi concorsi per le pubbliche utilità per la bonifica occasionale di ordigni inesplosi tra i cui ben 8 bombe d’aereo, risalenti alla Seconda Guerra Mondiale. Poter apprezzare il continuo slancio del reggimento e i risultati che ogni volta vengono raggiunti mi ha reso molto orgoglioso. Inoltre, ricevere la riconoscenza e l’apprezzamento dei cittadini ad ogni nostro intervento sul territorio, ripaga tutti gli sforzi e i sacrifici che abbiamo fatto e che il reggimento continuerà a fare. Questa unità, che ho avuto l’onore di comandare, è una realtà popolata da personale altamente qualificato, con personale di altissimo profilo ed indiscussa esperienza. Sono quindi molto soddisfatto del periodo di comando alla Col di Lana e sono certo che il mio successore apprezzerà la realtà del reggimento genio di Cremona».

In tutti gli eventi pubblici in cui è presente l’Esercito Italiano il calore e la vicinanza dei cremonesi agli uomini e alle donne in divisa sono sempre presenti. Cosa pensa di questa cosa?
«In occasione delle manifestazioni istituzionali che ho vissuto da quando comando il reggimento, sono stato molto colpito dalla partecipazione della cittadinanza che ad ogni evento, ad ogni cerimonia, affolla il centro città. Il calore della popolazione cremonese è, in queste occasioni, tangibile e concreto, traspare il loro coinvolgimento in quelli che sono gli ideali e i valori attribuiti all’Esercito Italiano e in termini più ampi traspare l’amor per la Patria. Si percepisce inoltre grande vicinanza al reggimento da parte delle autorità locali con cui ho avuto la possibilità di instaurare e coltivare sempre proficue collaborazioni, generando un ambiente sereno in cui poter lavorare in sinergia a supporto della collettività».

Il contesto internazionale sta mutando ed è possibile che venga richiesto alle forze armate di operare in situazioni sempre più delicate. Cosa si sente di dire agli uomini e alle donne che hanno lavorato con lei in questi anni?
«Indipendentemente dalla continua evoluzione degli scenari internazionali, il nostro compito è quello di garantire, in ogni circostanza, una risposta rapida ed efficace nel momento in cui siamo chiamati ad operare. Ai soldati che hanno servito sotto il mio comando esprimo il mio profondo apprezzamento poiché ho potuto constatare, in questi due anni, che hanno raggiunto e mantengono quel livello di preparazione tecnico-professionale in linea con le esigenze della Forza Armata. Durante il periodo di comando, abbiamo investito significativamente nell’addestramento e nel continuo aggiornamento professionale dei nostri militari e ciò ha permesso al reggimento di ben figurare durante le attività nelle quali siamo stati coinvolti. Ai miei guastatori auguro di continuare a lavorare con la competenza, la solerzia e lo spirito di squadra che li ha sempre contraddistinti, per costruire il successo delle future sfide. Continuate ad operare con lo stesso coraggio e determinazione, consapevoli del valore che portate al nostro Paese».

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