L'ANALISI
19 Luglio 2024 - 05:00
Il rendering di come sarà l’edificio al termine dei lavori
CREMONA - Una fortezza, una sorta di palazzotto ‘turrito’, a tratti impenetrabile, per custodire il denaro di Banca d’Italia: questo è stato per decenni l’edificio, costruito negli anni ‘50 su progetto di Luigi Vagnetti, e poi dismesso nel 2009. Da lunedì la facciata dell’ex Banca d’Italia tornerà visibile, verranno smontate le impalcature che da quasi un anno proteggono il nuovo volto di CorteVerdi, la denominazione della residenza progettata dall’archistar Stefano Boeri, in sinergia con FinDonati Spa.
«Sarà il primo atto della nuova vita del centralissimo palazzo che dà su piazza Stradivari — racconta Aldo Gazzina, direttore dell’ufficio tecnico di FinDonati -. La facciata è stata riportata all’antico splendore, con la pulitura delle coperture lapidee, attraverso sostanze rispettose del materiali, ma efficaci». Ciò che i cremonesi potranno apprezzare è un edificio rinnovato e non solo ripulito: «Abbiamo modificato le soffitte e il tetto non più spiovente, ma piatto. Ciò ha permesso di recuperare spazio nelle soffitte, un tempo utilizzate per conservare le carte della Banca d’Italia — continua —. Sul tetto verrà montato un impianto fotovoltaico da 50 Kilowatt. I pannelli saranno caratterizzati dal color cotto in modo da non impattare sulla visione dello skyline cremonese. Pur non essendo un edificio vincolato, abbiamo lavorato in stretta collaborazione con la Soprintendenza per agire nel rispetto del contesto in cui stiamo operando».
Il progetto di recupero è pressoché rispettato: «Abbiamo lavorato sul piano terra che ospiterà un istituto di credito di cui daremo notizia a breve — continua Gazzina —. Quattro sono i piani residenziali dove troveranno spazio gli appartamenti, in tutto 17. Le metrature vanno dai 50 ai 250 metri quadrati. Per ora è stata venduta la metà degli spazi». Si tratta di appartamenti raffinati che verranno impreziositi dal «giardino interno che ha progettato Boeri e che offrirà a chi vi abita il piacere di un suggestivo spazio verde in pieno centro città. Verranno piantate 2.889 essenze tra piante cespugli e arbusti — prosegue —. Laddove c’era il caveau della banca si sono ricavato 38 posti box. Abbiamo fatto il conto che di media una famiglia che acquista un appartamento ha bisogno di due posti macchina, soprattutto in residenze in pieno centro storico».
I lavori procedono celermente, ma il maltempo delle ultime tre settimane ha rallentato un poco la tabella di marcia. «La speranza è di chiudere il cantiere entro la fine dell’anno o al massimo l’inizio di quello successivo», conclude Gazzina. L’ex Banca d’Italia si appresta dunque a tornare all’antico splendore, cambiando funzione e mantenendo il proprio aspetto, rivisto e corretto dalla creatività di Stefano Boeri. I portici per anni spazio per motorini e biciclette avranno una loro rinnovata funzione, in sintonia con lo spirito dell’intero progetto. Un pezzo di storia recente della città verrà restituito alla comunità. Gli appartamenti con una vista mozzafiato sulla città, il giardino interno raccontano di una qualità della vita e dell’abitare dallo standard alto che promette di essere un invito — indiretto — a immaginare Cremona e il suo cuore come un salotto esclusivo.
Copyright La Provincia di Cremona © 2012 Tutti i diritti riservati
P.Iva 00111740197 - via delle Industrie, 2 - 26100 Cremona
Testata registrata presso il Tribunale di Cremona n. 469 - 23/02/2012
Server Provider: OVH s.r.l. Capo redattore responsabile: Paolo Gualandris