L'ANALISI
17 Luglio 2024 - 21:49
L’incontro di sulla sicurezza fra il direttivo del Comitato di quartiere 5
CREMONA - Le definisce «una sorta di bronx urbano», riferendosi «alle aree pubbliche del nostro quartiere». Dal 2019, Fabio Lodigiani è il presidente del Comitato di quartiere 5: Borgo Loreto, San Bernardo, Navigli Fazioli. Da qui, nei giorni scorsi si è di nuovo sollevata la polemica dei residenti, stanchi di vedere gente che spaccia e consuma droga, incivili che urinano, bivacchi e schiamazzi. A gran voce hanno chiesto più sicurezza e decoro. L’allarme non è caduto nel vuoto. Alle 18 di oggi, nella sede del comando della polizia locale si è tenuto il vertice tra il vice sindaco con delega ai Quartieri, Francesca Romagnoli, l’assessore alle Politiche sociali e fragilità, Marina Della Giovanna, l’assessore alla Sicurezza Santo Canale, il numero uno del comando della polizia locale, Luca Iubini, la dirigente delle politiche sociali Eugenia Grossi e lo stesso presidente del Comitato di Quartiere, Lodigiani.
Due ore di faccia a faccia, di incontro-confronto «sui temi segnalati riguardanti le problematiche della zona compresa tra via Orti Romani, via Magazzini Generali e parco Rita Levi Montalcini. Al termine uno stringato comunicato congiunto spiega: «È stata condivisa una strategia che prevede interventi di varia natura declinabili nel breve, nel medio e nel lungo termine con l’impegno di incontrare periodicamente i rappresentanti del Quartiere in merito alla evoluzione della situazione. Nel breve periodo si ipotizzano con il Comitato di quartiere interventi legati ai temi della sicurezza e del decoro urbano».
Il presidente Lodigiani spiega che «nel quartiere sono tornati alla ribalta due problemi che pensavamo risolti o, quantomeno, mitigati. Come Comitato, avevamo chiesto a tutti gli attori coinvolti di non abbassare la guardia ed ora ci ritroviamo con qualche recrudescenza di violenza unita a situazioni legate allo spaccio di stupefacenti nel parchetto tra via Orti Romani e via Magazzini Generali e nella zona del nuovo multiparking, della stazione ferroviaria, del terminal degli autobus, in via Brescia di fronte al Penny Market e a Borgo Loreto». Segnalazioni arrivate dai residenti «con i quali abbiamo un ottimo rapporto». Lodigiani si fa portavoce delle protese e delle richieste. «Siamo nuovamente a chiedere — spiega — che la situazione sia di nuovo posta sotto controllo come è stato fatto nei mesi scorsi con una decisa determinazione a risolvere una serie di problemi che via via si sta ripresentando nelle aree pubbliche del nostro quartiere».
Aree che «stanno diventando una sorta di bronx urbano». Lodigiani parla di «limitazione della libertà di transito e di utilizzo delle zone convertite a verde pubblico». E aggiunge: «Oltretutto, nonostante sia stato posizionato un bagno chimico in zona come soluzione temporanea, un vero bagno pubblico si rende decisamente necessario, come si può ben intuire, per evitare che persone maleducate continuino a fare i propri bisogni un po’ dappertutto». Il bagno chimico «potrebbe rappresentare la soluzione a questo problema così antipatico». Una buona notizia c’è: «Fortunatamente — prosegue Lodigiani —, diversa è la situazione del parco Rita Levi Montalcini che, bonificato negli scorsi mesi, ora è frequentato con continuità dai residenti e, soprattutto, da famiglie con bambini e da anziani, perché qui l’azione compiuta tra Comitato di quartiere, forze dell’ordine, servizi sociali e l’amministrazione comunale ha avuto l’effetto sperato, almeno per ora».
Dalle parole è passata ai fatti, Jane Alquati, consigliere comunale in quota Lega, che interviene sul nodo sicurezza nel Quartiere 5 con le vie Orti Romani, Magazzini Generali, opifici, Monsignor Assi e il parco Rita Levi Montalcini, quest’ultimo, in particolare, divenuto il quartier generale di spacciatori e consumatori di droga che lasciano in giro le siringhe, di bivacchi e disturbo alla quiete pubblica. Alquati lo fa attraverso una mozione con la quale chiede al sindaco e alla giunta «un intervento urgente; di favorire, di concerto con le forze dell’ordine, un presidio costante nel quartiere per disincentivare gli episodi di criminalità; di verificare la possibilità di installare telecamere a ridosso dei parchi del quartiere».
E poi, «il potenziamento delle illuminazione pubblica». Alquati sollecita a sindaco e giunta «a prendersi carico delle preoccupazioni ripetutamente espresse dai residenti e fin ad ora ignorate». ‘Ripetutamente’, perché, i problemi sono noti da tempo, almeno da fine 2023 con «gli esposti presentati in Questura da alcuni residenti»: il primo è del 28 dicembre, gli altri dell’8 e 10 luglio scorsi. «Sono stati denunciati fatti avvenuti e reiterati da tempo nel parco», persino «episodi di atti osceni in luogo pubblico ai fini intimidatori». È del 10 gennaio la riunione al Comando della polizia locale «con circa 100 residenti: sono state esposte le criticità del quartiere ed è stata manifestata da tutti i presenti la preoccupazione per l’inasprirsi della criminalità». Ma «la situazione appare ancora ad oggi problematica senza prospettive di risoluzione».
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