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Lauree al Politecnico: Ingegneria, una sinfonia di saperi

Sessione di laurea del percorso magistrale in Music and Acoustic Engineering

Nicola Arrigoni

Email:

narrigoni@laprovinciacr.it

17 Luglio 2024 - 19:17

Lauree al Politecnico: Ingegneria, una sinfonia di saperi

CREMONA - È un unicum, è un percorso magistrale altamente professionalizzante, è la dimostrazione che scienze umanistiche e tecnica possono andare d’accordo. È semplicemente la magistrale in Music and Acoustic Engineering del Politecnico, percorso biennale che oggi ha laureato ben dodici studenti. Un grande traguardo che si traduce in un titolo altamente spendibile, grazie al quale questi neo ingegneri non avranno problemi a trovare subito un’occupazione. Secondo l’ultima indagine del Politecnico di Milano, infatti, l’occupazione degli ingegneri magistrali a un anno dal titolo ha raggiunto il 98% (96% a sei mesi dalla laurea).

Inoltre da questa indagine emerge un altro dato importante: la quasi totalità dei laureati (93%) dichiara di svolgere un lavoro coerente con il titolo di studio conseguito. Un terzo degli intervistati lo ottiene già prima della laurea, grazie ad una formazione sempre al passo con le esigenze del mercato, sia nel settore privato che nel settore pubblico. Certi quindi di un’ottima accoglienza da parte del mondo del lavoro, i 12 laureandi hanno iniziato la discussione delle tesi alle ore 13.30 e sono stati proclamati Dottori Magistrali in Ingegneria alle quattro di ieri pomeriggio.

Dei laureati di questa sessione, tre hanno scelto di approfondire la loro preparazione in tema di acustica, mentre nove si sono concentrati sull’informatica musicale ed elaborazione del suono. Tra questi Alessandra Moro, che si è iscritta a Music and Acoustic Engineering dopo aver conseguito la laurea in Ingegneria Informatica al Politecnico di Milano, ha dichiarato «Sono molto soddisfatta della scelta che ho fatto e che indubbiamente consiglierei. Questi due anni mi hanno permesso di ampliare le mie conoscenze a livello sia musicale che ingegneristico, non solo applicando l’informatica all’audio, ma soprattutto studiando la musica in tutte le sue sfaccettature acustiche, elettroniche e matematiche».

E come lavoro di tesi ha deciso di affrontare un tema decisamente attuale e di grande impatto sociale: il Deepfake Detection. «L’obiettivo principale del mio lavoro è stato sviluppare un classificatore in grado di distinguere i video reali da quelli manipolati artificialmente mediante la tecnologia deepfake — ha spiegato —. In una società in cui l’accessibilità all’intelligenza artificiale è in costante crescita, bisogna fare i conti anche con i rischi che questa porta con sé se utilizzata per scopi dannosi. Tra questi, la generazione di deepfake video, contribuisce alla pericolosa diffusione di fake news, alla conseguente perdita di fiducia nelle istituzioni e permette la generazione di video rappresentanti persone intente a compiere azioni o fare discorsi mai avvenuti nella realtà. Penso sia molto importante al giorno d’oggi contrastare la diffusione di contenuti manipolati e promuovere un’informazione più affidabile e trasparente».


Nata nella Città di Stradivari grazie al sostegno del territorio, in particolare della Fondazione Arvedi Buschini e del Comune, questa laurea magistrale è attrattiva non solo per gli universitari italiani, ma anche per i laureati internazionali provenienti da diversi Paesi Extra Ue, con una formazione sia ingegneristica che musicale. Juan Camilo Albarracín Sánchez, che ha focalizzato il suo percorso di studi sull’acustica, è partito dalla Colombia. «Quando ero alla ricerca di una laurea magistrale per continuare il mio percorso di studio legato al suono (mi sono laureato in Colombia in ingegneria del suono) sono venuto in Italia per fare una vacanza — ha raccontato —. In quella vacanza ho avuto l’opportunità di parlare con uno studente italiano e mi è piaciuto l’approccio dell’Università italiana. Tornando in Colombia ho cercato dei corsi riguardanti l’acustica e ho trovato la Laurea Magistrale in Music and Acoustic engineering al Politecnico di Milano».

A conferma di quanto sia stata ricca questa esperienza non solo per le competenze acquisite in questi anni di studio, Juan Camilo ha condiviso un importante progetto «Noi studenti di Music and Acoustic Engineering abbiamo una cosa in comune: la nostra passione per la musica. Per questo motivo, con i miei amici abbiamo fatto un progetto musicale chiamato ‘B2.1 sessions’ in onore dell’aula a Cremona dove ci siamo conosciuti».

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