L'ANALISI
09 Maggio 2024 - 05:00
CREMONA - È sulla lunga distanza che si deve leggere lo sviluppo di Cremona, città universitaria. È questo quanto segnala il report dedicato a Studenti e laureati nelle università della provincia di Cremona, realizzato dall’Ufficio statistica dell’amministrazione provinciale e curato da Michela Dusi. E infatti, «se rispetto all’anno 2022/2023, nell’anno accademico 2023/24 si è registrata una lieve diminuzione di studenti (-97, il 4%) — si legge —, se si guarda a cinque anni fa gli studenti sono aumentati complessivamente del 25% (+461 studenti). La crescita maggiore si è avuta all’Università Cattolica di Milano (+44%), seguita dal Politecnico di Milano (+38%) e dall’Università degli studi di Pavia (+17%), mentre sono diminuiti gli studenti dell’Università degli studi di Brescia (-11%)».
Dati questi che parlano di uno sviluppo costante e incoraggiante, se si pensa che si considerano gli anni post Covid. Il raffronto con l’anno passato invece vede calare di 18 unità gli iscritti al Politecnico, di 54 studenti alla Cattolica e di 25 iscritti all’ateneo di Brescia. A registrare un leggero incremento sono il Dipartimento di Musicologia e Beni culturali e il conservatorio Monteverdi. Il report documenta anche quelli che sono i corsi di laurea più gettonato. Hanno il maggior numero di iscritti Ingegneria gestionale (242 studenti) e Ingegneria informatica (248 studenti) del Politecnico di Milano ed Economia aziendale (223) dell’Università Cattolica del Sacro Cuore.
Non meno interessante appare la distinzione di genere, secondo cui: «risulta che i maschi sono 1.231 (54%) e le femmine 1.045 (46%) — scrive Michela Dusi —. La differenza di genere si rileva maggiormente all’Università degli studi di Milano, dove prevale il genere femminile (le ragazze sono l’85% e i ragazzi il 15%) e al Politecnico di Milano, dove prevale invece il genere maschile (i ragazzi sono il 77% e le ragazze il 23%)».
Per quanto riguarda le provenienze si osserva come «circa un terzo degli studenti che frequentano le università provinciali proviene dalla provincia di Cremona (822, il 36%) — afferma il report —. Seguono gli studenti provenienti dalle province limitrofe di Brescia, Milano, Piacenza, Lodi, Bergamo, Mantova e Parma, in tutto 691 il 30%, mentre gli studenti provenienti dal resto d’Italia sono 763, il 34%».
Per quanto riguarda gli studenti stranieri «la maggior parte frequenta il Politecnico di Milano (68, il 34%) e l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano (60, il 30%). Seguono l’Università degli studi di Brescia con 30 studenti stranieri (15%), quella di Pavia con 24 studenti stranieri (12%), l’Istituto Superiore di Studi Musicali Monteverdi di Cremona con 10 (5%) e l’Università degli studi di Milano con 6 (3%) — spiega Dusi —. Gli studenti stranieri provengono soprattutto da: Cina (21), la maggior parte frequenta il Politecnico di Milano, Romania (15), la metà frequenta l’Università degli studi di Brescia, India (11), la maggior parte frequenta il Politecnico di Milano, Francia (10), la maggior parte frequenta l’Università Cattolica di Milano».
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