L'ANALISI
15 Luglio 2024 - 20:48
CREMONA - Temperature in netto aumento, con l’afa che raggiungerà picchi importanti nel corso di questa settimana, sia in città sia nel resto del territorio provinciale. Per giovedì previsti 39 gradi centigradi di percepita, nelle ore centrali della giornata. L’anticiclone africano sfonderà infatti anche al Nord Italia, sino a oggi lasciato ai margini delle ondate di calore, che hanno invece colpito in maniera pesante il centro e soprattutto il sud.
Dopo un primo mese estivo caratterizzato da pioggia e caldo moderato, i cremonesi hanno acceso i condizionatori. Per il momento il livello di ozono nell’aria si mantiene sotto controllo. Il gas, se presente in alte concentrazioni, può causare irritazione alle vie respiratorie e agli occhi. Ha effetti negativi anche sulle coltivazioni, inibendo la crescita delle piante. I dati dell’Agenzia regionale per l’ambiente, registrati dalle centraline in città e nel resto del territorio provinciale, confermano però che negli ultimi giorni c’è stato un progressivo aumento dell’ozono, arrivato domenica a 119 microgrammi per metro cubo d’aria a Cremona (si tratta del valore medio calcolato su otto ore), con livelli molto simili anche a Crema.
Si è dunque giunti a sfiorare il valore obiettivo di 120 parti per milione. Si tratta di un limite stabilito a tutela della salute umana, da non superare per più di 25 giorni per anno. Probabile che già oggi, giornata in cui si sono toccati i 33 gradi centigradi, la concentrazione del gas serra abbia oltrepassato questa soglia. Bisognerà attendere i dati di domani di Arpa (ufficializzati sempre il giorno successivo dall’agenzia).
E anche per i prossimi giorni la situazione andrà tenuta sotto controllo, complice il campo di alta pressione di origine africana che surriscalderà ulteriormente l’intera Pianura Padana. Diventerà sempre più potente – sottolinea Antonio Sanò, fondatore del sito www.iLMeteo.it –: le giornate più roventi saranno quelle di giovedì e venerdì. Si dovrà tener conto anche dell’umidità che aumentando provocherà un clima afoso che si farà sentire soprattutto dalla sera quando su gran parte d’Italia si trascorreranno notti tropicali, ovvero con temperature minime che rimarranno sempre sopra i 20 gradi centigradi
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Meglio dunque attenersi a poche e semplici raccomandazioni, utili per affrontare la prima vera ondata di afa di quest’estate. Fondamentale mantenere il corpo ben idratato, bevendo due litri d'acqua al giorno per compensare la perdita di liquidi dovuta alla sudorazione. Lasciar perdere se possibile attività all’aperto tra le 10 e le 17, le ore più calde, consumare pasti leggeri con alimenti ricchi di acqua.
Altrettanto importante, soprattutto per gli anziani che passano molte ore in casa, cercare di rinfrescare gli ambienti. Finestre chiuse, tapparelle abbassate se batte il sole. Via libera ai ventilatori e ai condizionatori, sempre senza esagerare per non rischiare colpi d’aria. Tra la sera e l’alba, se si può lasciare aperte le finestre per arieggiare. Altro consiglio fare docce non fredde, ma tiepide. Così si rinfresca il corpo senza lo shock termico, che invece porta a sudare di più una volta finito. Anche immergere i piedi in acqua fresca può dare sollievo immediato. Poi riconoscere i sintomi di disidratazione e colpo di calore è cruciale. Vertigini, mal di testa, secchezza della bocca e debolezza sono segnali che il corpo sta soffrendo il caldo. In questi casi, è importante trovare subito un luogo fresco, bere acqua e, se necessario, consultare un medico.
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