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Gattile saturo, l'appello delle gattare: «Adottate un trovatello»

Le volontarie dell'oasi felina di via De Chirico: «Oltre cento mici nella struttura, impossibile accoglierne altri»

Stefano Sagrestano

Email:

stefano.sagrestano@gmail.com

08 Luglio 2024 - 15:34

Gattile saturo, l'appello delle gattare: «Adottate un trovatello»

Un gruppo di mici accuditi in un'oasi felina

CREMA - «Siamo allo stremo, invitiamo chiunque possa adottare un gatto a farsi avanti, l’oasi felina scoppia e non possiamo più accettare trovatelli, stiamo dicendo molti no». A lanciare l’appello sono le gattare che si occupano della struttura di via De Chirico. Purtroppo anche quest’estate, così come era già avvenuto nel 2023, gli spazi sono esauriti. Ci sono più di cento gatti, tra adulti e cucciolate e non se ne possono aggiungere altri, sia per le limitazioni alla ricettività di carattere sanitario imposte da Ats Val Padana, sia per l’oggettiva difficoltà delle volontarie, poche e già oberate dalla cura dei mici attuali, nell’affrontare ulteriori impegni.

Chiunque volesse dare una mano può contattare l’associazione Arischiogatti (338-3858920), anche via social, dove le gattare hanno lanciato un accorato appello diffondendo le foto dei mici in cerca di una casa. Le volontarie dell’associazione Arischiogatti, da anni mandano avanti la struttura di via De Chirico in convenzione con il Comune. «Ci vediamo costrette a informare i cremaschi che sarà inutile chiamarci o portare presso di noi qualsiasi gatto, che sia cucciolo oppure adulto – scrivono dall’associazione –: non possiamo prenderne perché abbiamo raggiunto il limite massimo definito da Ats veterinaria, in base alla superficie e altre caratteristiche dell’oasi stessa. Siamo in poche e già oberati di lavoro. Le persone che tengono i cuccioli in stallo non riescono a prenderne più di così. Inoltre, stiamo sostenendo dei costi davvero importanti per una piccola realtà come la nostra».

La struttura cremasca di via De Chirico

Si è arrivati a questo punto per un sommarsi di cause. Innanzitutto le cucciolate della primavera, purtroppo sono ancora troppi i gatti non sterilizzati. Inoltre con l’arrivo della fase centrale dell’estate, si sono interrotte le adozioni. La gente va in ferie e dunque rimanda l’idea di portarsi a casa un micio a dopo le vacanze. In base alle normative, tutti gli adulti oggi ospitati nell’oasi hanno già fatto un iter che permette l’adozione, dunque sono vaccinati e sverminati. Poi ci sono i cuccioli, per i quali c’è da completare il percorso, oppure animali che hanno bisogno di un periodo di convalescenza.

La scelta di dire basta ai nuovi ingressi e dettata anche da ragioni sanitarie. D’estate e in presenza di tante cucciolate, una sovrappopolazione nel rifugio potrebbe essere un rischio anche per la diffusione di epidemie. Chi ha presentato richieste negli ultimi tempi, per dare in carico un micio all’associazione, è stato messo in stand by. Insomma, si allunga anche la lista d’attesa. I gatti che entrano in oasi non possono essere lasciati liberi: se adulti devono seguire un protocollo preciso, essere sterilizzati, testati dalle principali malattie infettive feline, introdotti nell’ambiente con gradualità. Ci vogliono tra i 15 giorni e il mese. Per i cuccioli la procedura è altrettanto complessa: dipende dall’età, dallo svezzamento, e dallo stato di salute.

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