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Pride e saldi, Confcommercio: «Più attenzione per le imprese della città»

Primo giorno sottotono per via della manifestazione che ha chiuso gli accessi in centro e precluso molti parcheggi. Appello con Fipe e Federmoda: «Il Comune tenga conto della programmazione»

La Provincia Redazione

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07 Luglio 2024 - 14:02

Pride e saldi, Confcommercio: «Più attenzione per le imprese della città»

CREMONA - Dopo una primavera difficile, caratterizzata da un clima incerto e dall’inflazione che ha ridotto le intenzioni di spesa dei cittadini cremonesi, ieri sono iniziati anche nel capoluogo i saldi estivi. Si è trattato di un primo giorno sottotono a causa della chiusura del centro e dell’eliminazione temporanea di molti parcheggi, voluta per favorire lo svolgimento della manifestazione “Pride”.

«Arriviamo da un momento difficile – spiega Marco Stanga, presidente provinciale di Federmoda e vice presidente di Confcommercio – e la chiusura del centro proprio nel periodo clou per i nostri negozi sa un po' di beffa. Al mattino è andata abbastanza bene, ma il pomeriggio, a causa delle limitazioni imposte dalla manifestazione autorizzata dal comune, è stato molto sottotono. I saldi – prosegue Stanga – sono un evento tradizionale e prevedibile con largo anticipo. L’amministrazione comunale avrebbe dovuto tenerne conto nella programmazione prima di autorizzare la manifestazione, contro cui non abbiamo nessun problema. Si tratta di una questione di calendario e di un certo disinteresse verso il commercio da parte dell’amministrazione comunale, situazione che stiamo sottolineando da tempo».

Per il presidente di Confcommercio Provincia di Cremona, Andrea Badioni: «Ho già avuto un colloquio personale con il neo sindaco Andrea Virgilio. A lui ho chiarito che ci aspettiamo un cambio di rotta rispetto a queste dinamiche. Non è accettabile che un’amministrazione che vuole rilanciare Cremona non sappia programmare e uniformare al meglio gli interessi di tutti. Anche lo svolgimento del Tanta Roba Festival, a cui il comune concede un sostanzioso contributo economico, lo stesso "Giovedì" di esordio dei nostri “Giovedì d’Estate” è un controsenso che non unisce le intenzioni ma genera solo caos e confusione, penalizzando le iniziative dei commercianti del centro. Ci auguriamo un cambio di metodo deciso e la possibilità di partecipare a tavoli di co-progettazione che siano finalmente utili».

Dello stesso avviso è il presidente di Fipe-Confcommercio Provincia di Cremona, Alessandro Lupi, che rimarca: «C’è necessità di un maggior coordinamento e di regole certe e chiare per tutti. È bene garantire un’offerta di animazione ampia e rivolta a tutti i target, ma auspichiamo che il comune inizi un percorso di vera condivisione e sia in grado di garantire più collaborazione a tutti i soggetti che siedono ai tavoli e che chiedono semplicemente di poter fare il proprio lavoro senza dover partecipare, ogni volta, a una competizione di salto agli ostacoli».

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